Non riesco a uscirne
sono qui per un consiglio, in crisi coniugale da tempo, mi rendo conto che non posso più continuare un matrimonio dove mi sento al secondo posto dopo suocera e famiglia di mio marito. lui non riesce a staccarsi dai suoi, forse assetato d'amore che loro riversano su mio cognato e non si rende conto che mi fa sentire un passo indietro. ogni volta che litighiamo mi fa capire che non cederà mai ed io stupidamente spero sempre nel miracolo, in un segno di svolta, che mi difenda nei loro confronti e mi faccia avere pari considerazione dell'altra loro nuora. ma così non è. sono vent'anni che siamo insieme, io ne ho 45 e vorrei un'altra vita ma non ho la forza di troncare questa, sono stata da uno psicologo per dei mesi, mi ha detto che è come se viaggiassi su un autobus sporco, devo decidere se accettarlo o scendere ben sapendo che non certezze se potrò risalire su un altro. soffro di questo, temo di non avere anche la necessaria forza economica per sopravvivere, adesso ho anche problemi di stomaco, sono in prigione, ne ho la chiave e mi manca l'input per uscire! Come posso fare?La risposta
Gentilissima. Possiamo comprendere il Suo disagio. A differenza di altre situazioni nelle quali il comportamento del marito non è giustificabile in alcun modo, Lei stessa gli fornisce delle spiegazioni, reali anche se non condivisibili. Ma la situazione è quella descritta dal collega: o si accetta, consapevolmente, la situazione, lasciando che le cose continuino così e mettendosi ai margini della situazione (curando di più lavoro, interessi, hobbies, amicizie,…) o si dà una spiegazione chiara e definitiva e si rompe il rapporto. Ovviamente facendo in modo che questo avvenga nel modo più civile possibile. In ogni caso immaginiamo le critiche che Lei riceverà, i sensi di colpa che potranno accompagnarLa, il dubbio di aver sbagliato. Ma credo che il fatto stesso che Lei abbia scritto sia un segnale inequivocabile che Lei è al limite della sopportazione e che una decisione va presa: e se parliamo di decisione, la strada è una sola. In caso contrario si metta ai margini e decida di non farsi più coinvolgere nelle vicende familiari di Suo marito. In entrambi i casi serve la Sua famiglia di origine, le Sue amicizie e un contesto sociale molto solido: da sola non è facile, qualunque sia la Sua scelta.
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