Nessuno si innamora di me

Salve, sono G. e ho 19 anni. Sono anni ormai che mi sento perseguitata da questa sensazione di inadeguatezza e ansia rispetto alle relazioni, in quanto non sono mai stata con nessuno, io un ragazzo non l'ho mai avuto. Inizialmente, quando avevo 14-15 anni, avevo una concezione molto idealizzata di cosa fosse una relazione e dell'amore e le sognavo entrambe fortemente, ma la vivevo con molta spensieratezza, non era un problema. E' stato così fino ai 16 anni, quando ho iniziato a vedere che tutte le mie amiche e i miei amici iniziavano a frequentare delle persone, si mettevano insieme, si lasciavano e si riprendevano, anche se io quelle relazioni lì le vedevo come molto superficiali e benchè un po' li invidiassi sapevo che non ne valeva la pena. Infatti nel periodo che va dal secondo al terzo anno di liceo c'erano tre ragazzi a cui piacevo, ma loro non piacevano a me, ed ero convinta che se avessi aspettato una persona che mi piacesse davvero, per cui provassi sentimenti forti e con cui ci fosse anche uno dialogo profondo sarebbe stato tutto molto più bello e sensato, allora ne sarebbe valsa la pena. A un certo punto l'ultimo di quei tre ragazzi mi si dichiara, ma io lo rifiuto perchè ci conoscevamo da un mese e voleva già che stessimo insieme, per me era troppo presto. Tuttavia restiamo "amici" e nel frattempo ci conosciamo anche meglio e finisce per piacermi, in particolare dopo una sera che ero rimasta a dormire a casa sua. Non successe niente di che, eravamo restati solo a coccolarci, ma per me già solo quello aveva significato tantissimo, era la cosa più bella che mi fosse mai successa e mi ero sentita talmente bene che allo stesso tempo avevo il terrore che sarebbe potuto finire. Di fatto andò così, io mi feci risentire la sera dopo per dirgli appunto che mi ero trovata benissimo, ma lui sparì. Non ho mai capito bene perchè, parlandone a distanza di tre anni mi ha detto che aveva paura di ferirmi, anche se mi sembra strano perchè da quello che avevo capito era molto preso, i suoi amici si erano pure arrabbiati con me perchè l'avevo fatto piangere. Sta di fatto che non ci siamo mai più nè visti nè sentiti fino a qualche mese dopo, quando è successa di nuovo la stessa cosa con lo stesso finale. Da lì nonostante continuasse a piacermi avevo deciso di smettere di andare ai suoi concerti a cui a volte mi invitava, di uscire con il suo gruppo di amici e di evitare addirittura i posti che frequentava per non incontrarlo. Continuava comunque a piacermi e sono stata molto male per questa cosa, non ne potevo più, specialmente perchè venivo a sapere tramite amici che lui cambiava ragazza ogni due mesi circa. Ce l'avevo così tanto con me stessa perchè non riuscivo a capire perchè per lui sembrasse così facile cambiare, buttarsi in nuove relazioni mentre io non riuscivo a staccarmi emotivamente da lui e farmi piacere qualcun altro. Questa situazione è andata avanti per tre anni, ho continuato a pensare a lui per tantissimo tempo e solo questo aprile ne abbiamo parlato. In più la sensazione di inadeguatezza e solitudine è cresciuta sempre di più mentre anche i miei amici e le mie amiche più strette sembravano star trovando una stabilità nelle relazioni e presto mi sono sentita come accerchiata da persone che "ce l'avevano fatta", mentre io ero ancora lì a pensare sempre allo stesso ragazzo di quando avevo 16 anni. Oltretutto, se almeno in quel periodo del liceo qualcuno a cui piacevo c'era, ora è come se fosse morto tutto. Non capita più che qualcuno mi chieda di uscire o mi noti e io mi sento sempre più lasciata indietro, abbandonata, mi sembra di far parte di un ambiente con cui non ho niente a che fare, perchè tutti non fanno che parlare di relazioni, sesso ecc. E ancora, non sono mai stata fisicamente con nessuno, se non per preliminari e per giunta con persone che nemmeno mi interessavano, anche se spesso finivo in lacrime nel mentre perchè mi costa molto. Perchè un'altra cosa di cui mi sono accorta è che più una persona mi piace, più mi spaventa il contatto fisico, perchè ho troppa paura che se andasse male poi non riuscirei più a staccarmi. Inoltre quando ero piccola sono stata forzata a fare delle cose (cercate di capire perchè non riesco neanche a scriverlo) e ora mi ritrovo con l'ansia di essere inesperta, l'ansia di dover affrontare la fisicità e la paura che non troverò mai nessuno che possa volermi bene, perchè di fatto non mi ci sono mai sentita, mentre per gli altri sembra che tutto scorra più che liscio, sembra tutto facile, bello e leggero. Ad esempio la mia migliore amica sta passando un periodo in cui i ragazzi sembrano tutti lì per lei, tutti la vogliono e lei cambia relazione da un mese a un altro, prende tutto quello che trova e la cosa che mi fa un po' incazzare è che sembra essere diventata una stronza: tradisce a destra e a sinistra da quando ha iniziato ad avere relazioni eppure sembra tutto dovuto: a lei continua ad arrivare gente, li tratta di merda, li fa stare male, ne è perfettamente consapevole e non gliene frega neanche niente. Forse è strano, ma anche vedendo come si sta comportando lei mi sta passando completamente la fiducia in queste cose, mi sto lentamente richiudendo in me stessa dopo tutta la fatica che ho fatto per uscire fuori, e non penso nemmeno che sia una cosa sbagliata o negativa, perchè tanto non serve a niente. Stanno tutti o quasi a tradirsi, a prendersi e mollarsi a convenienza, a nessuno interessa veramente di nessuno, quindi che senso ha iniziarla una relazione? Tanto con il quadro che ho attorno e quello che ho visto fino ad adesso mi sembra di aver capito che le relazioni sono più un passatempo che altro e sinceramente preferisco stare male per conto mio che andarmela a cercare e farmelo fare da qualcun altro. Non riuscirei proprio a sopportarlo. Sono un po' sfiduciata

La risposta

avatar Sessuologia - Gabriele Traverso Dott. Gabriele Traverso

Cara e giovane amica. Non entro nei dettagli di quanto accaduto tempo fa, di cui non vuoi parlare ma che è piuttosto intuibile. Non voglio dire che tutto dipende da quello, ma certamente qualunque sia stata la forma dell’abuso, certamente ha lasciato dei segni nel modo di vivere affetti e sesso. Detto questo, tu parli come ina ragazza più grande dei tuoi anni, e questo evidentemente ti porta ad avere delle aspettative esagerate rispetto alla maggior parte delle tue coetanee e coetanei. Io ti consiglierei di rivolgerti ad uno sportello di ascolto (anche per adolescenti, sia nelle scuole, all’università o nei consultori). Si tratta di servizi gratuiti i cui riferimenti puoi ottenere tramite internet. Non serve nessuna terapia, ma solo un confronto tra le tue chiarissime e condivisibilissime idee ed un mondo che non è proprio quello che vorresti (ma non sei l’unica). Nessun problema, quindi, ma solo un disadattamento che merita approfondimento. Ci penserai?

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