Minzione frequente ossessiva
Salve dottore sono una ragazza di 26 anni e da circa 3 soffro di un disturbo che mi reca disagio e mi condiziona la vita negativamente, tantoché non riesco più a svolgere gesti di vita quotidiani come uscire a cena fare la spesa....sono andata due anni fa da uno psichiatra il quale mi ha dato una cura con paroxetina olanzapina e delorazepam,dopo aver riscontrato disturbi d ansia e attacchi di panico. Non vedendo miglioramenti ho di mia iniziativa interrotto la cura dopo un anno. Perciò da tre anni ho minzione frequente ( anche ogni 10 minuti) soprattutto quando so che devo uscire di casa e non ho a disposizione un bagno. Infatti ogni volta che ESCO di casa ,vado prima in bagno anche tre volte, e in effetti l urina esce davvero anche se poca. Ho sensazione urgente di andare in bagno,soprattutto se devo fare qualcosa ci penso giorni prima ansiosamente come le dicevo prima ad esempio un uscita a cena....infatti la prima cosa che chiedo in ogni posto io vada se ce una toilette. Si accelera il battito e mi irrigidisco quasi come se fosse un attacco di panico che mi si somatizza sulla vescica e diventa un ossessione. Ultimamente ho anche altri disturbi compulsivi. Ad esempio controlla più volte se ho chiuso la macchina o casa...con visite specialistiche sono state escluse patologie di natura fisica perciò credo si tratti di natura psicologica. Faccio di tutto per non pensarci ma più penso cosi più mi viene in mente. Mi condiziona davvero la vita!! Ho letto cercando sul web di una terapia breve strategica...e volevo sapere da lei cosa mi consiglia di fare e come agire x poter non curare ma finalmente risolvere questo mio problema. E vorrei anche sapere secondo lei di cosa si può trattare visto che è come un circolo vizioso alla quale non ho ancora trovato soluzione. Mi scuso x la lunghezza ...ma cosi le ho spiegato al meglio ...grazie mille x un suo eventuale aiuto . cari saluti salveLa risposta
Gentilissima. Il quadro fobico ossessivo è in stretta correlazione con il disturbo d’ansia sottostante. Certamente la psicoterapia, soprattutto di tipo cognitivo comportamentale, ha i suoi effetti, ma considerando la durata e la caratteristiche del disturbo, sono convinto che non si possa fare a meno di una terapia farmacologica. Ci sono due casi. Il primo prevede che Lei si rivolga al centro di salute mentale della Sua ASL che, potendo contare su psichiatri e psicologi, possa avviare una presa in carico comune del problema. La seconda ipotesi è individuare nella Sua zona uno psichiatra che Le possa indicare il nome di un collega psicologo (anche al fine di cooperare al meglio per la soluzione della patologia, soprattutto ansiosa) o viceversa. Ovviamente la cosa migliore è trovare, dal punto di vista psicologico, un terapeuta cognitivista comportamentale con particolare esperienza e metodologie per i disturbi d’ansia. In ogni caso, si faccia aiutare e non faccia da sé.
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