Linfociti alti…ansia?

Buonasera, 7 anni fa dopo la nascita di mia figlia iniziai a soffrire prima di mal di pancia (diagnosticato sindrome del colon irritabile) poi di mal di testa (dovuto a contratture muscolari croniche per il medico di famiglia e il fisioterapista) e poi febbre. Sempre decimi di febbre. I miei sintomi erano e sono: affanno (non riesco a respirare), tachicardia, stanchezza cronica, sonnolenza, bocca secca, paura improvvisa, nodo in gola, mal di stomaco, nausea, vertigini, dolori muscolari (tutto il corpo), muscoli tesi, decimi di febbre. Di conseguenza esco davvero poco e al rientro a casa mi sale la febbre. Qualche anno fa dopo alcune analisi risultarono i linfociti alti e il medico di famiglia mi consigliò l'immunologo, che dopo altre analisi escluse malattie del sistema immunitario e mi mandò al reparto di malattie infettive. Qui dopo ulteriori analisi mi consigliarono il reumatologo. Quest' ultimo dopo aver letto le varie "scartoffie" provò a visitarmi, non riuscendoci perché continuavo a saltare o bloccarmi involontariamente. Mi consigliò il neuro-psichiatra dicendomi che avevo a suo parere "una componente ansiosa molto elevata". Qui presa dallo sconforto e dopo aver speso parecchi soldi per tutte queste visite rinunciai. Sono passati 7 anni e sto sempre peggio, mi sembra di essere in un circolo vizioso dove un sintomo ne causa un altro. Ora vorrei provare ad indagare di nuovo. Secondo Lei tutti questi sintomi possono essere collegati con la febbre e i linfociti alti? Un neuro-psichiatra é davvero lo specialista giusto a cui rivolgermi? La ringrazio in anticipo per il suo tempo.

La risposta

avatar Psichiatria - Giampaolo Perna Prof. Giampaolo Perna

Cara lettrice/lettore, sicuramente farei una valutazione con uno psichiatra, se possibile specializzato in disturbi ansiosi prima di ritornare a fare indagini mediche approfondite. Cordiali saluti

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