Lexotan prima di rm

Buongiorno, a breve dovrò fare una rm con mdc, soffrendo di ansia ho paura di non riuscire a portarla a termine per un attacco di claustrofobia ( generalmente vado tranquillamente negli ascensori ma la rm è molto stretta). Il medico del pronto soccorso mi ha detto che potrebbe aiutarmi prendere delle gocce di lexotan. Premesso che prendo xanax solo in casi eccezionali, quante gocce di lexotan potrebbero aiutarmi? E quanto prima della rm dovrei prenderle? La ringrazio tantissimo se vorrà aiutarmi, perché sono spaventata. Grazie ancora

La risposta

avatar Psichiatria - Federico Baranzini Dott. Federico Baranzini

Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua preoccupazione. È del tutto comprensibile provare ansia di fronte a una risonanza magnetica, soprattutto se si ha una tendenza alla claustrofobia. Anche chi non ha difficoltà con gli ascensori o altri spazi chiusi può trovarsi in difficoltà a causa della durata dell’esame e della sensazione di costrizione che il macchinario può dare. Il Lexotan, come suggerito dal medico del pronto soccorso, può effettivamente aiutarla a ridurre l’ansia prima della risonanza. Per quanto riguarda il dosaggio, purtroppo non posso prescriverle una quantità precisa senza una valutazione diretta, ma in genere il bromazepam viene assunto in dosi di 1,5-3 mg per lievi stati d’ansia e fino a 6 mg per ansia più marcata. Le consiglio di confrontarsi con il medico che la seguirà durante l’esame o con il suo medico curante, in modo da trovare la soluzione più adatta alla sua situazione e alla sua sensibilità ai farmaci. In alcune strutture è anche possibile richiedere la presenza di un anestesista, nel caso in cui fosse necessaria una sedazione più profonda.  Nel frattempo, potrebbe essere utile informarsi se il centro in cui farà l’esame dispone di una risonanza magnetica aperta, che in alcuni casi è meglio tollerata da chi soffre di claustrofobia. Inoltre, può adottare alcune strategie per gestire l’ansia durante l’esame: tenere gli occhi chiusi, concentrarsi sulla respirazione lenta e profonda, oppure chiedere se sia possibile ascoltare della musica o avere un contatto con il tecnico tramite un pulsante di emergenza. Vedrà che, con il giusto supporto, riuscirà a portare a termine l’esame.  Cordiali saluti, Federico Baranzini Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano

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