La risposta

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Gentile Lettrice, comprendo il suo sfogo piu’ che legittimo, mi creda anche per noi e’ una lotta contro mulini a vento ! La questione non e’ se i medici e che medici siano al servizio delle multinazionali, piuttosto CHE CIASCUNO DI NOI OGGI DEBBA PRENDERSI LA RESPONSABILITA’ di essere curioso di studiare, informarsi e non LASCIARSI DIRE SEMPRE E SOLO DA ALTRI cosa deve fare per la propria vita. Certamente per voi e’ piu’ difficoltoso in quanto non siete medici, ma mi creda, in tanti anni all’ universita’ di medicina italiana, non ho mai studiato un corso di nutrizione, perche’ purtroppo non era compreso! Quindi le sembrera’ strano ma molti medici non ne sanno nulla di nutrizione, e non perche’ siano al servizio delle multinazionali.La verita’ e’ che l’aspetto nutrizionale e’ molto complesso e allo stato attuale non abbiamo ancora tutte le conoscenze e verita’, alcune cose le sappiamo e bene , ma altre non sono state debitamente studiate, e probabilmente non lo saranno mai, perche’ ci sono troppi fattori da tenere in considerazione nello stesso momento e questo non rende possibile studiare alcuni profili di nutrienti e cibi.Fatta questa precisazione, la invito a studiare, cercare informazioni e vedra’ che col tempo riuscira’ a farsi una idea di cio’ che e’ giusto mangiare e di cio’ che non lo e’, anche perche’ quello che  puo’ essere tollerato da alcuni, ad altri puo’ risultare  molto fastidioso. La soia non ha piu’ controindicazioni rispetto ad altre farine di cereali ( la soia si ricordi e’ una proteina) , solo bisogna osservare che non sia ogm ( come per altri prodotti), alcune aziendo lo riportano, altre no. Poi ci sono molte varieta’ di soia, alcune buone e altre meno ( come per avena, miglio, kamuth, mais etc….).ma sono decisamente piu’ tollerabili rispetto al latte di mucca, mi creda.La soluzione migliore sarebbe eliminare il latte, e passare agli infusi , come ad esempio per le ipotoroidee come lei , il te’ verde in foglie, ne esistono di tipologie differenti. Essendo ipotoriodea lei dovrebbe scegliere principalmente cereali a basso indice glicemico ( avena, segale, grano saraceno, kamuth, miglio, quinoa). La pasta di farina bianca non lo e’.Se poi lei dovesse essere intollerante ( patologia che sviluppano tutte le persone se mangiano troppo spesso alcuni cibi) lo puo’ diventare ad ogni tipologia di alimento!  Allora l’omeopata dovrebbe farle il test per le intolleranze e la disbiosi e darle eventualmente una terapia.la saluto caldamente,dott.ssa Lucia Premda Costucci