L’alimentazione è importante nella prevenzione delle anemie?
La risposta
La principale sorgente dietetica della vitamina B12 è rappresentata dalle proteine animali (pesce, carne, tuorlo d’uovo, latte e latticini). Il loro fabbisogno giornaliero è modesto (circa 2,5 microgrammi) ed è di norma fornito da una dieta adeguatamente assortita. La carne, i vegetali e la frutta sono ricchi di acido folico, che è però in larga parte distrutto dalla cottura; la sorgente dietetica principale della vitamina è quindi costituita da ortaggi crudi e frutta, e il fabbisogno giornaliero di 50-100 microgrammi è facilmente fornito da una normale dieta bilanciata. Non bisogna però dimenticare che il fabbisogno di acido folico aumenta durante la gravidanza e l’allattamento, in questi casi è quindi utile un supplemento farmacologico. Una dieta congrua, infine, apporta 10-30 milligrammi di ferro al giorno, del quale viene assorbito il 5-10% secondo le necessità. L’assorbimento del ferro eminico, contenuto nella carne, è migliore. Anche per il ferro, durante la gravidanza e l’allattamento, quando il fabbisogno aumenta in modo rilevante, è consigliabile un supplemento farmacologico. Ovviamente, laddove si instauri una specifica anemia carenziale è necessario ricorrere al medico per un trattamento farmacologico relativo all’elemento carente.
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