Ipocondria
Buonasera, sono una ragazza di 19 anni. Le scrivo perché sto attraversando un periodo di stress non indifferenze principalmente legato alla paura di ammalarmi. Non ho una storia familiare molto felice per quanto riguarda le malattie, poiché da piccola ho subito la perdita di mia nonna a cui ero molto legata a causa di un tumore allo stomaco. I miei genitori nonostante avessi poco più di 7 anni non mi hanno tenuto all’oscuro da niente riguardo la malattia di mia nonna. Quindi diciamo che l’ho vissuta al cento percento tra ospedali e nottate a casa. Ho questa fissazione che io e i miei genitori ci si possa ammalare in qualsiasi momento. In particolare la paura è di perdere prematuramente i miei genitori e di ritrovarmi sola ( sono figlia unica). Per quanto riguarda me invece la paura è quella di non riuscire a godermi a pieno la mia vita per qualche malattia prematura. Ho tantissimi progetti e il solo fatto che qualcosa che non dipenda da me possa mandare tutto all’aria mi fa sentire totalmente impotente. Sono giorni che ho il respiro corto e episodi di tachicardia soprattutto verso sera. Forse perché è il momento in cui penso maggiormente. Non so come risolvere questa cosa, non penso ad altro e vorrei solo uscirne prima possibile. Anche perché penso che a 19 anni sia legittima la paura di morire, perché tutti bene o male l’abbiamo, però così non sto vivendo la vita che vorrei veramente perché ossessionata dalle malattie “immaginarie”. Scusi se ho scritto parecchio ma per me è stato anche una sorta di sfogo, la ringrazio in anticipo.La risposta
Molto di quello che dice è normale, soprattutto se riferito alle esperienze che Lei racconta. Ma non è normale che condizioni in questo modo la Sua vita. Il timore delle malattie e della morte richiede però una valutazione psicodiagnostica non tanto per evidenziare grossi problemi psicologici quanto le forme ossessive del pensiero che Le impediscono di modificare le paure che Lei ha. Si rivolga ad uno psicologo di fiducia e vedrà che l’obiettivo è raggiungibile.
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