Informazioni dopo i 18 anni, ragazza borderline

Buon pomeriggio Perna, mia figlia che, adesso sappiamo è borderline, a dicembre 2021, compie 18 anni, sta portando avanti un percorso efficace, anche se ha momenti di dissociazione ma molto minori rispetto al passato e non si fa più del male. Io e mio marito, non abbiamo la responsabilità genitoriale, a causa di un provvedimento provvisoria con carattere temporaneo e d'urgenza chiesto dall'ospedale dove mia figlia è andata per la prima dissociazione che l'aveva portata a scappare di casa e che per anni ci ha impedito di riaverla con noi. Noi abbiamo abbozzato perché tornasse al più presto e adesso i dottori dicono che siamo molto legati rispetto alle altre famiglie e mia figlia può stare a casa con noi ma non ci ridanno la responsabilità genitoriale perché ci sono troppe scartofie da compilare. Quando è tornata a casa, siamo stati noi a individuare, ma in forma privata all'inizio, un nuova osservazione clinica con diagnostica alternativa e metodo innovativo per la sua salute. Percorso che sta portando avanti. Quest'anno, inoltre, abbia chiesto la 104. La domanda è questa, dobbiamo per forza a 18 anni chiedere un amministratore di sostegno o un tutore, temere un interdizione o altro che possono limitarla a livello lavorativo, di concorsi, di vita (esempio prendere la patente) e altro, restando in modo compromettente nel suo fascicolo sanitario? Oppure mi sto sbagliando? Tenendo sempre presente che non abbiamo la responsabilità genitoriale. Lei è molto studiosa e intelligente anche se ha perso un anno per la patologia. Cosa dobbiamo fare, io e mio marito, e che cosa aspettarci dopo i 18 anni? Grazie infinite, cordiali saluti

La risposta

avatar Psichiatria - Giampaolo Perna Prof. Giampaolo Perna

cari Genitori, non conoscendo il caso di sua figlia in maniera approfondita non posso dare giudizi specifici sul caso, non sarebbe serio. Posso però fare delle riflessioni generali. Avere il disturbo di personalità borderline, per quando complesso da affrontare, non necessariamente preclude la possibilità di una vita normale, soddisfacente e autonoma soprattutto se il percorso di cura si sta rivelando valido e efficace. Molti giovani con il tempo trovano un ottimo equilibrio e, per la mia esperienza, mi sento di consigliarvi di non vedere nero per il futuro e continuare a dare sostegno a vostra figlia pur vigili sul fatto che venga seguita adeguatamente dal punto di vista terapeutico.Cordiali saluti

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