Il fumo causa minaccia d’aborto o aborto?
La risposta
Il fumo è controindicato in gravidanza (e non solo…) per le conseguenze negative sul prodotto del concepimento: insufficienza placentare, basso peso del feto alla nascita e così via. Alcuni studi clinici hanno osservato un maggior rischio di aborto spontaneo tra le fumatrici rispetto alle non fumatrici. Inoltre, il consumo abituale di tabacco dopo il 4° mese di gravidanza induce nel nascituro riduzione dell’altezza, deficit mentali e comportamentali, aumentata incidenza di malattie broncopolmonari e, a lungo termine, aumentato rischio di cancro. Per le fumatrici impenitenti è consigliabile una riduzione graduale piuttosto che una sospensione drastica, per evitare ripercussioni psicologiche indesiderate e spiacevoli crisi di astinenza (irrequietezza, instabilità di umore, tremori, insonnia e così via). Possono essere d’aiuto l’agopuntura (auricoloterapia) e sedute di psicoterapia.
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