Ho sentito dire che i calcoli possono danneggiare i reni anche se non danno disturbi. È vero?
La risposta
Sì, perché possono causare ristagno di urina e favorire quindi le infezioni urinarie. Queste, diventando croniche, possono determinare la perdita progressiva di tessuto renale e portare nel tempo a una perdita irreversibile della funzione renale (insufficienza renale cronica), anche senza causare alcuna sintomatologia dolorosa. La pericolosità della calcolosi non è quindi correlata alla presenza dei dolori tipici della colica renale, che rappresenta anzi un processo con una finalità positiva (tentativo di espulsione spontanea del calcolo), ma deriva dalla sua capacità di sostenere infezioni sempre più frequenti delle vie urinarie e del rene (pielonefrite cronica). Talora il calcolo, mobilizzato dalla sua sede nel corso della colica, nella nuova sede diventa “ostruente” e causa ristagno urinario, con dilatazione delle vie escretrici urinarie e del bacinetto renale. Il quadro estremo è quello dell’idronefrosi, cioè della dilatazione massiccia delle cavità del rene (pelvi e calici), che si produce in seguito all’arresto completo del deflusso dell’urina e può provocare un danno funzionale renale.
Domande correlate
I difosfonati sono ottimi prodotti che si utilizzano nell’osteoporosi. Hanno due problemi fondamentali. Il primo è che devono essere assunti a digiuno e restando in piedi per almeno...
Vedi tutta la risposta
È’ un farmaco non prescrivibile neppure a suo figlio allergico, consultoi il dermatologo per farsi consigliare un prodotto prescrivibile con il SSN
Vedi tutta la risposta
Le polluzioni notturne sono eiaculazioni involontarie che avvengono durante il sonno quindi non riesco a capire come faccia a trattenersi e comunque tutto questo non ha rapporti con il...
Vedi tutta la rispostaScrivi la tua domanda agli Esperti ? clicca per informazioni sul servizio
Cerca in Medicina A-Z