Ho paura di prendere i medicinali prescritti dallo psichiatra
Buongiorno Dottori, sono una ragazza di 23 anni soffro di ansia generalizzata attacchi di panico e forte ipocondria con paura delle malattie e della morte. Ne ho sofferto anche 6 anni fa ma ho curato con Alprazolam e i disturbi sono andati via, negli anni sono sempre rimasta una persona abbastanza ansiosa con la paura di impazzire e preoccupata però nei limiti. A settembre però la mia ipocondria è riapparsa molto forte perché ho avuto vari disturbi gastrointestinali e da lì ho pensato di essere incinta nonostante prendessi la pillola ho fatto tantissimi test di gravidanza (sui 30) era un ossessione e anche 4 test sul sangue che risultavano tutti negativi però la mia ansia mi faceva pensare cose davvero inverosimili perché avevo sempre più sintomi (nausea, fastidio agli odori, inappetenza, vampate di calore, dolori al basso ventre)sono dimagrita 8 kg più o meno, finché ho fatto anche tante ecografie e finalmente ho capito che non c’era nessun feto dentro di me, ora sono un po’ più tranquilla ma la psicologa che mi segue mi aveva prenotato l’appuntamento con lo psichiatra che ho avuto oggi. Per ora sto assumendo solo l’Alprazolam 15 gocce per 3 volte al giorno (a volte quando sono più in ansia magari il pomeriggio ne prendo 40) L’esito dello psichiatra è questo: Paziente lucida, adeguata nel comportamento, curata nella persona.Emerge una discreta ansia libera, risorse cognitive ed intellettive nella norma. La paziente presenta un quadro clinico dominato da ansia libera, ricorrenti attacchi di panico, fenomeni conversivi (gravidanza isterica) iporessia con significativo calo ponderale, patofobia e ideazione ipocondriaca, labilità emotiva con orientamento depressivo prevalente, ritiro sociale. Si prescrive: AMISULPRIDE 50 mg 1 cp al mattino DAPAROX gocce 10 gtt. alla sera. Inoltre mi ha detto di continuare anche con le gocce di Alprazolam In attesa di andare dal mio medico curante che mi ha detto di parlarne insieme prima di prendere i farmaci prescritti dallo psichiatra volevo chiedervi, ho visto che il farmaco AMISULPRIDE è un antipsicotico utilizzato per la schizofrenia e in dosaggi minori anche per la depressione maggiore, ma come mai mi è stato prescritto se non ho questo grave problema mentale di schizofrenia? Ho paura di prenderlo e anche paura degli effetti collaterali che mi possa dare, ho visto che il DAPAROX invece è più adatto per i miei disturbi ma sapete dirmi come mai mi sono stati prescritti tutti e due?Inoltre lo psichiatra mi ha dato appuntamento tra tre mesi, sapete dirmi se tre mesi bastano a questi farmaci per far effetto e se potrei poi smetterli dopo tre mesi? Non vorrei già a quest’età prendere farmaci per tempi prolungati anche perché questo mi impedisce molte cose come per esempio uscire la sera con i miei amici per un aperitivo o in qualche locale perché di solito loro bevono e anche io bevevo prima quando stavo bene e uscire la sera senza poter bere un po’ mi annoia per cui non esco nemmeno più. Grazie mille in anticipoLa risposta
Carissima. Non deve pensare che una indicazione terapeutica significhi che Lei ha la medesima malattia. Qui parliamo di sintomi, tra i quali ci sono pensieri irrealistici e non reali, che sono solo uno dei sintomi della schizofrenia,che però ne ha tantissimi altri. I 3 mesi sono il periodo minimo per valutare l’effetto del trattamento farmacologico e questo è il solo motivo. Ne parli con il Suo medico, ma non abbandoni il percorso psicoterapeutico che è quello elettivo per attenuazione e scomparsa dei sintomi.
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