Gli anticoagulanti allungano la vita!
Salve, un medico pneumologo mi ha detto , che dopo un episodio di e.p. acuta , ( anche facendo una lunga cura con farmaci nao) ci possono essere delle recidive fatali! E che la cura e' solamente un modo per prevenire molto blando! E aggiunse che 'l' embolo che si forma vicino ai polmoni rimane sempre , mentre il mio medico di base afferma che con l' uso degli anticoagulanti in poco tempo si scioglie , e che non devo preoccuparmi , perché l'unica preoccupazione e' la tendenza del sangue a coagulare , ma con i nuovi farmaci posso stare tranquillo perché danno una copertura di 24 ore al giorno! Ma allora come mai si parla di alto rischio clinico della durata di 30 giorni o 6 mesi? Insomma se si prendono i farmaci anticoagulanti e impossibile avere recidive fatali! E anche se arriva il periodo di staccarli , penso anche che una normale cardioaspirina dia lunga vita!!! Aiutatemi a capire se ascoltare il pneumologo o il mio medico di base! Vorrei molta più' luce sull' argomento! Grazie mille!La risposta
L’embolia polmonare è un fenomeno che segue, il più delle volte, a patologie venose degli arti inferiori come le flebotrombosi che a loro volta seguono una prolungata e forzata permanenza a letto o una obbligata posizione seduta che può verificarsi nei lunghi viaggi in aereo o in auto. La prima regola a cui attenersi, nei casi di flebotrombosi,, è la profilassi posturale, evitando che una posizione abnormemente prolungata a letto o seduti esponga a rischio di recidive tromboemboliche. La terapia anticoagulante è poi necessaria anche in considerazione di altri fattori di rischio che possono coesistere e che devono essere attentamente valutati.
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