Frattura Radio e Ulna e compressione nervo mediano

Sono Matteo, un ragazzo di 34 anni, l'anno scorso a Gennaio, ho avuto un brutto incidente, durante un allenamento sono caduto, ho messo male il braccio, con consequente frattura scomposta di Radio e Ulna del avambraccio sinistro, ridotto con Osteosintesi. Oltre alla frattura il trauma ha interessato anche il nervo mediano, sinistro con una mononeuropatia sensitivo motoria, che ha compromesso leggermente i movimenti fini e la sensibilità alle prime 3 dita della mano (principalmente, pollice ed indice), causandomi una perenne sensazione di parestesia e di dolore costante (se pur lieve). Dopo, aver tenuto una gessatura leggera per circa un mese, ho effettuato la magneto per circa 30 giorni e diverse sedute di fisioterapia per recuperare i movimenti articolari. A distanza di quasi un anno e mezzo, il radio è sanato completamente mentre l'ulna presenta ancora delle rime di frattura e risulta in fase di consolidamento. Non ho problemi a livello motorio, solo un po' di rigidita nella prono-supinazione e qalche piccolo dolare, quasi costante, nella parte ulnare, dovuto probabilmente alla mancata guariggione della frattura. Dopo aver consultato diversi ortopedici, osteopati e fisioterapisti, ho avuto diversi esiti, il più recente, le Onde d'urto, consigliate dall'ultimo ortopedico che ho visitato. Dopo essermi recato in diverse cliniche ho avuto diverse diagnosi sulla terapia delle onde d'urto, una clinica suggeriva una serie di sedute con intervallo settimanale, un'altra solo una seduta in day ospital, in anestesia locale con successivo bloccaggio dell'arto con gessatura per circa un mese. Causa lavoro, non ho patuto effettuare la terapia e ho rimandato fino ad oggi. La scorsa settimana ho fatto l'ennesima radiografia, visto che l'ultima risaliva a circa 4 mesi fa, ma il risultato è rimasto tale e quale, attualmente sono alla ricerca di qalche indicazione su come comportarmi, se sottopormi alla seduta di onde d'urto con successiva gessatura, oppure se c'è qualche altra alternativa a questa terapia. Per quanto riguarda il nervo, ho ancora problemi di sensibilità e parestesie, ho fatto un elettromiografia qualche mese fa, con esito positivo per quanto riguarda il recupero, ho fatto anche una visita neurologica ed il referto è stato il seguente: lieve deficit del mediano sinistro non stabilizzato da pregressa frattura terzo distale biossea, si consiglia terapia occupazionale e l'assunzione dei seguenti farmaci, per 45 giorni Destior, Neuraben,Patrol (che non hanno migliorato granche la situazione). Ripetere controllo tra 3 mesi e in presenza di axonopatia, valutare reinervazione. Sapete consigliarmi una terapia valida, sia per la frattura che per il problema del nervo? Grazie

La risposta

avatar Ortopedia - Luca Bertini Dott. Luca Bertini

Le terapie sono quelle che fa, non ne esistono più specifiche. Esiste un parametro incalcolabile…il corpo umano !! Non sempre reagisce come dovrebbe, senza una causa precisa. Per quanto mi riguarda , ragionando fuori dagli schemi, farei una valutazione sul suo stato metabolico , se è molto acido il corpo cannibalizza l’osso per assumenne calcio magnesio e fosforo, quindi andrebbero reinseriti e tolta la causa dell’acidità ( l’infiammazione di basso grado cronica ne è una causa ), una terapia omeopatica potrebbe essere inserita , io lo faccio sempre ( aiuta ).Spero di averle dato uno spunto su cui lavorare.

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