Frattura del III prossimale del perone destro

Il giorno 24 marzo u.s. cadendo ho riportato la frattura perineale prossimale destro. Mi sono recata al P.S. dell'ASST di Melegnano e della Martesana e in sala gessi non mi hanno nè ingessata nè immobilizzata la gamba. Di seguito riporto la loro prescrizione: riposo per 30 gg, piede alto, stampelle e carico sfiorante a destra. Per dolori intensi il giorno 6/4/18 sono ritornata al P.S., mi è stato somministrato un antidolorifico ma, il medico di tirno consultatosi telefonicamente con la sala gessi per una visita non mi hanno accettata. Chiedo, gentilmente, questo tipo di frattura va trattata senza immobilizzare la gamba? Sono un poco preoccupata. Grazie. Maddalena Graziadio

La risposta

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Cara lettrice, non è infrequente non trattare il perone , deve essere chiaramente valutata la frattura ovvio. Se l’ortopedico non le ha prescritto il gesso ma solo assenza di carico sicuramente avrà valutato pro e contro di tale trattamento, e come detto è possibile farlo. Il gesso potrebbe forse portarle più problemi che benefici. Comunque, se giustamente, non si ritiene soddisfatta si rechi in un’altro ospedale e chieda una second opinion dove con una radiografia e la visita potranno valutare se la precedente terapia è corretta.Un saluto

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Gambe gonfie

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Farei una visita angiologica o vascolare ed eventualmente cardiologica con ecodoppler.Prima fare diagnosi poi ipotizziamo strategie giuste e coerenti.un saluto

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