Fibrillazione atriale e insuff.cardiaca
Buongiorno,ho 58 annFa rdiaca permanenti assumo dei farmaci tra i quali il coumadin,la digossina,un betabloccante,un calcioantagonista,un diuretico e un risparmiatre di,xanax 30 gocce ma n funziona più,il medico di base non specilaizzato esaminando l'ecocardio e altri esami continua a insistere nel toglire la digitale che a suo parere non servirebbe per i battiti ne pre dar forza al cuore,ho consultato 3 cardiologi hanno esaminato la stessa documantazione e consigliano di non togliere la digitale di continuare la cura che sto facendo,imedico di base insite afffinche io trovi u altro cardiologo più competente ma così mi stresso..e poi se lo trovassi,potrebbe cambiare tuti i farmaci,ora so che la scelta spetta a me e potrei magari avere dei benefici..ma è possibile che un meco di base senza alcuna specilaizzazione contesti 3 cardiologi più un angilogo? Che dovrei fare ,dar retta a chi è del mestiere e fa solo quello o a chi spiegandomi(ma io non capisco non è il mio campo) sostiene che sto assumendo un farmaco inutile e tossico però dall'esame del sangue la digossina è nel range...se i BPM sono circa 80 a riposo..togliendola o riducendola a mio modestissimo parere i battiti dopo 1 -2 gg dovrebbero aumentare o no? Grazie.La risposta
La digossina non ha solo la funzione di regolarizzare la frequenza cardiaca ma anche quella di accrescere la spinta contrattile del ventricolo sinistro. I cardiologi hanno valutato questi effetti farmacologici e hanno ritenuto questo farmaco utile al suo caso: Per altro non si può negare che la digossina abbia anche effetti collaterali dovuti alla sua capacità di accumulo nel sangue, ma questa preoccupazione sembra fugata dai valori della dogossinemia che, a quanto pare, sono nel range terapeutico. Pertanto darei retta ai cardiologi e, se lei sta bene, proseguirei nella terapia indicata senza ascoltare altri pareri. Poi, nel tempo e periodicamente, faccia fare ulteriori valutazioni specialistiche dai cardiologi che la tengono in cura e sono loro in grado di apportare le modifiche che si renderanno necessarie. Il suo medico di famiglia può esprimere un suo parere, che può essere valido, ma è la indicazione dello specialista che deve avere la priorità.
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