Fare encefalogramma
salve, sono un ragazzo di 27 anni, faccio sport regolarmente non fumo e bevo quella volta che esco. volevo sapere con encefalogramma è possibile verificare di avere dei disturbi mentali ? perchè la psicologa mi ha detto di andare a fare il test dell'ADHD. io ho paura di avere qualcosa perché tutte le persone che conosco mi dicono che non sono normale mi dicono che guardo nel vuoto, sono apatico, sono poco socievole, mi ripetono la stessa cosa due volte, sono troppo tranquillo e ho difficoltà a mantenere un lavoro.La risposta
Gentile Ragazzo, La ringrazio per aver condiviso con noi la sua situazione. Comprendo la sua preoccupazione riguardo alla possibilità di avere un disturbo mentale, soprattutto alla luce dei commenti che riceve dalle persone intorno a lei riguardo al suo comportamento. Riassumendo, lei è un giovane di 27 anni con uno stile di vita sano, che però riceve feedback da altri sul fatto di apparire apatico, poco socievole, distratto e tranquillo in modo anomalo. Inoltre ha difficoltà a mantenere un lavoro. La sua psicologa le ha suggerito di fare un test per l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). La sua domanda principale è se un elettroencefalogramma (EEG) possa verificare la presenza di disturbi mentali. Prima di tutto, è importante chiarire che cos’è un EEG. Si tratta di un esame neurologico non invasivo che registra l’attività elettrica del cervello tramite elettrodi posti sul cuoio capelluto. L’EEG può rilevare anomalie nei ritmi cerebrali ed è utile nella diagnosi di condizioni come l’epilessia, l’encefalopatia o i disturbi del sonno. Tuttavia, l’EEG non è generalmente utilizzato per diagnosticare disturbi psichiatrici come l’ADHD, la depressione o i disturbi d’ansia. Questi vengono solitamente diagnosticati tramite valutazioni cliniche che includono colloqui approfonditi, osservazione del comportamento e questionari specifici. L’ADHD in particolare è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da iperattività, impulsività e/o disattenzione, che spesso esordisce nell’infanzia. Nei casi di ADHD persistente in età adulta, i sintomi possono manifestarsi in modo diverso, per esempio con difficoltà organizzative, tendenza a procrastinare, instabilità emotiva e lavorativa. Il test per l’ADHD a cui probabilmente si riferiva la sua psicologa consiste in scale di valutazione e questionari standardizzati che indagano la presenza di sintomi specifici. Spesso vengono raccolte informazioni anche da familiari e altre figure di riferimento. In conclusione, un EEG non è lo strumento più adatto per verificare la presenza di disturbi psichiatrici come l’ADHD. Il percorso diagnostico suggerito dalla psicologa, che probabilmente include test specifici e colloqui clinici, è più indicato per chiarire il suo quadro. Capisco che sospettare di avere un disturbo mentale possa essere una fonte di ansia e timore. La invito a non trarre conclusioni affrettate, ma ad affidarsi al processo di valutazione degli specialisti. Indipendentemente dalla diagnosi, l’obiettivo è capire meglio il suo funzionamento per individuare le strategie più efficaci per migliorare il suo benessere. Le auguro di trovare presto risposte e un percorso di supporto adeguato. Cordiali saluti, Federico Baranzini Medico Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano http://www.psichiatra-a-milano.it
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