Famiglia e ritorno di malattia
Soffro dal età di 20 anni di un grave disturbo di personalità borden line e dopo un Ts anche che mi ha lasciato danni permanenti ad una gamba. Ho subito x più di 20 anni maltrattamenti da un padre violento e la mia famiglia ( 4 fratelli, tutti sani e indipendenti)Non mi hanno mai aiutato anzi trattata con indifferenza. Una vita a lottare con quesequeste 2 patologie che sono riuscita a stare meglio anzi , con mio stupore anche a sposarmi al età di 45 anni. Vivo in un altra regione , sul mare e non devo più lottare x sopravvivere. Ma quando ho comunicato il mio matrimonio, la mia famiglia ha reagito con ostilità dicendomi che io sarei dovuta rimanere a curare i genitori. Perché sé ora ho una vita migliora in tutto penso sempre alla mia famiglia che ora mi odia ancora di più? Non avrebbero dovuto essere contenti me che ora stò meglio? Sono marito dice che c stare meglio devo tagliare x sempre con la famiglia ( loro in Lombardia, io vivo in Liguria) avrà ragione?La risposta
Gentilissima. I maltrattamenti lasciano una ferita che dura nel tempo, ma creano anche una dipendenza che a volte è difficile da chiudere. Da quello che scrive non ci sono mai stati momenti belli o felici nella Sua famiglia di origine. Quindi non possiamo affermare che Suo marito abbia ragione, ma se davvero la Sua famiglia non ha mai mostrato affetto e solidarietà nei Suoi confronti, forse sarebbe il caso di pensare ad una vita senza di loro, o almeno ad una vita in cui loro non possano più condizionarLa.
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