La risposta

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Il fegato ha un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio dell’organismo poiché interviene nei processi di “lavorazione” di lipidi, carboidrati e proteine.Al momento non sono stati identificati alimenti direttamente nocivi sul fegato, ma sicuramente esistono degli stili alimentari che possono comunque danneggiarlo. La steatosi epatica, per esempio, è una condizione strettamente correlata all’uso di bevande alcoliche e all’obesità. Uno studio condotto in Italia all’inizio di questo decennio ha evidenziato che il fegato grasso è presente nel 46% delle persone che assumono giornalmente oltre 60 grammi di alcol, nel 76% delle persone obese anche se astemie e nel 94% dei soggetti con entrambi questi fattori di rischio. Va tenuto presente che, nella maggior parte dei casi, la steatosi epatica rappresenta una condizione benigna caratterizzata da un rischio di progressione di malattia complessivamente modesto, anche se in alcuni pazienti essa si accompagna a una condizione di “fibrosi” che può progredire verso la cirrosi e quindi verso l’insufficienza epatica. In alcuni studi sperimentali su animali sono state utilizzate molte sostanze come la vitamina E, la vitamina C, il licopene, il rasveratrolo, che hanno dimostrato una buona efficacia nel ridurre l’insorgenza della fibrosi epatica. Non esistono però, attualmente, studi scientifici che abbiano fornito serie documentazioni di effetti positivi correlabili a un’alimentazione ricca di elementi antiossidanti sulla naturale progressione delle malattie epatiche.