Esiste un quantitativo di alcol da non superare?
La risposta
Le linee guida della sana alimentazione, in tutto il mondo, non identificano una “dose sicura” di consumo alcolico, ma preferiscono parlare di quantità di consumo a “basso rischio”. Questo concetto conferma che il rischio di malattia alcol-correlata esiste per qualsiasi quantità, anche minima, e aumenta progressivamente con l’incremento delle quantità consumate. In Italia, 2 o 3 drink al giorno per gli uomini e 1 o 2 per le donne sono considerati quantità a basso rischio, purché in presenza di buona salute e in assenza di malattie e/o di altre circostanze che ne sconsiglino l’assunzione (gravidanza, minore età, assunzione di farmaci, guida di autoveicoli, attività che richiedono uno stato di vigilanza ottimale perché pericolosi e così via). Per “drink” o meglio “unità alcolica” si intende una quantità di etanolo puro pari a 12 g, ovvero:1 bicchiere da 125 ml di vino a 12°;1 boccale di birra da 330 ml (o una lattina di birra, sempre da 33 cl);1 bicchierino di superalcolici da 40 ml.
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