La risposta

Sessuologia - Gabriele Traverso Dott. Gabriele Traverso

Gentilissima. Non sempre il carattere corrisponde alle competenze acquisite, anche se sono di arti marziali in grado di permettere una difesa concreta. Ma qui non siamo nel campo della difesa pura e semplice. Siamo nel contesto relazionale, nel quale giustamente Suo figlio teme che una eventuale reazione, oltre ad essere stigmatizzata da altri, lo isoli dalle relazioni scolastiche e amicali. Quindi, dimostra anche una certa competenza valutativa. Deve però capire che ci sono contesti in cui gli adulti devono sostituirsi ai bambini: quindi è vero che lui potrebbe difendersi, ma è anche necessario che lui sappia raccontare ciò che accade chiedendo agli adulti di riferimento di risolvere il problema. Mettiamola così: Lei gli dice che sa bene che lui sarebbe in grado di difendersi (ma non ne faccia un Rambo, mi raccomando!!!) , ma che come mamma ritiene che questi problemi debbano essere risolti da adulti e non da piccoli come lui. Non è ammissione di impotenza, è sapersi prendere responsabilità adulte, genitoriali o educative, e lasciare in pace la vita dei bambini.