È possibile accettare un tradimento?
Gentile dottore, ho cinquantadue anni, sono divorziata. Il mio uomo ne ha quasi sessanta. Lui vive con la moglie anche se è un matrimonio di facciata, ma io lo accetto, ho avuto un matrimonio terribile e almeno al momento non voglio un uomo in casa. Il problema è che nei tre anni della nostra storia, lui mi ha tradito almeno dieci volte.L’ultimo volta oggi. E lo so perché quando accade lui ha un identico comportamento e poi non confessa ne smentisce. Sino a ieri messaggi meravigliosi, oggi come da copione, pochi e freddi. Come le altre volte gliene ho parlato, gli ho detto che sto male. Lui mi dice che sono paranoica ma sa bene che lo ha fatto e me ne da indirettamente le prove. Io mi chiedo se è giusto tollerare il tradimento, sto male ma quando sono con lui sono felice. È giusto che la felicità abbia questo prezzo? Perché non gli basto io? GrazieLa risposta
Le Sue domande sono tutte lecite, però Lei potrebbe aver incontrato una persona che fa della conquista e dello spirito narcisistico una modalità costante di comportamento, pur rimanendo legata a Lei e anche al suo matrimonio di facciata. Immagino la Sua delusione, ma non credo che Lei possa pensare ad un cambiamento sostanziale di queste che ormai non sono solo abitudini al tradimento, ma necessità.
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Mi pare che la situazione, come descritta, non debba attivare nessuna preoccupazione.
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