Dott. Traverso, l'incompleta
Gentile Dott. Traverso, sono sempre io, quella con il rapporto a metà. Sono appena stata un'ora con lui, come al solito tante belle parole, e la promessa di un incontro sicuramente prima di pasqua, la prossima settimana. Oggi tanti complimenti, tante parole. Complicità e affinità. Ma io ho deciso che devo fare ordine nella mia vita, non potendo chiedere al mio medico curante il nome di uno psicologo (è un buon medico ma in barba alla privacy ha il vizio di sparlare a destra e manca), mi sono affidata ad un consultorio, ho un appuntamento per mercoledì. Chissà, forse chiedendo aiuto io, in realtà riesco ad aiutare lui! Mi sono resa conto che non riuscirei a pensarmi con un altro. Devo quindi imparare ad affrontare la situazione per riuscire a vivere serenamente con lui e, forse, anche senza di lui. Alle volte questa incompletezza mi pesa da morire! Grazie per i suoi preziosi suggerimenti, le farò sapere come è andata!La risposta
Va tutto bene, tranne una Sua affermazione che, personalmente, non condivido e che penso possa crearLe più problemi che altro. Si tratta di “Chissà, forse chiedendo aiuto io, in realtà riesco ad aiutare lui!”. Non lo pensi nemmeno!!! Semmai, cerchi aiuto per Lei, per uscire da questa situazione e per centrare l’attenzione sulle Sue esigenze, e non quelle di lui. Affrontare la situazione così com’è, proprio quando Lei ha affermato che non assolve alle Sue esigenze, mi pare sia un modo per accontentarsi che non risponde in pieno alla Sua personalità.Comunque, è pur vero che Lei può decidere come meglio crede, ma qui vedo un attaccamento che davvero non ha ragione di esistere a queste condizioni. Lei può aiutare chiunque: ma non a scapito della Sua serenità. OK, mi faccia sapere e poi vedremo il da farsi. Buona settimana.
La risposta
Credo che a questa Sua domanda sia già stata data risposta nel precedente post. Buona giornata.
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