Disturbo d'ansia
Salve , mi chiamo David, 51 anni , da 10 con un disturbo d'ansia che sfocia in depressione. In un giorno normale un attacco d'ansia mi ha stravolto l'esistenza. Psicologi, farmaci, non hanno risolto il problema. Ci ho convissuto tra alti e bassi, riuscendo a portare a termine tutti i miei impegni , passioni e amori. Tuttora va avanti con questo tran tran, ma a volte sono molto stanco e sono costretto a fare uso degli ansiolitici (moderatamente). Il problema principale a parte i motivi profondi (che non conosco) , è quello di accettare la patologia, perchè nel momento in cui sono a disagio , tendo a preoccuparmi ancora di più e quindi ad aumentare l'ansia e a vedere catastrofico. Non mi fermo mai, anzi sono impegnato tra lavoro , hobby , sport, famiglia , ma non credo che porti a saturazione, ma anzi mi fa sentire vivo anche quando mollerei tutto. Perchè l'ansia mi porta a dissolvere le mie passioni ed emozioni, fino ad aver paura di cadere in uno stato depressivo importante. E' proprio la paura di questa grande emozione che porta a controllarla sistematicamente e quindi logicamente ad esasperarla fino ad una evoluzione importante che rovina intere giornate. Entrare nell'ottica di questa patologia e cercare di conviverci senza catastrofizzare la situazione sarebbe una buona scelta, ma non riesco in tutto questo perchè mi sono sempre visto uomo tutto di un pezzo, non tendente ad emozionarsi (evitarle), ho paura della fragilità, vulnerabilità , ecc.La risposta
Gentile David,sono colpita dall’alto livello di consapevolezza che mostra riguardo al problema dell’ansia e sono certa che la sua comprensione è alla base di quello che vedo come una buona gestione di un problema emotivo con cui si è trovato a dover convivere. Ciò non vuol dire affatto che lei non sia una persona “forte e tutta d’un pezzo”:al contrario! Ci vuole coraggio a vivere,per tutti,e lei ne ha da vendere. Se vuole fare un tentativo con un approccio nuovo,le consiglio la mindfulness.
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