Depressione o crisi esistenziale
Buon sera non ho mai avuto un sogno nella vita e questa cosa mi ha sempre demotivato nella vita perché non ho mai concluso nulla portandomi spesso al apatia. Ho sempre pensato di soffrire di crisi esistenziale e non di depressione ma la volta che ho detto a un medico psichiatra che non ho sogni vengo definita depressa come se la crisi esistenziale fosse la stessa cosa della depressione non capisco per quale motivo. volevo sapere se nel mio caso potrei soffrire di crisi esistenziale o di depressione? Crisi esistenziale e depressione sono la stessa cosa.? E in caso soffrissi di crisi esistenziale come dovrei definirmi in una parola, se per un depresso si una questa parola per chi soffre di crisi esistenziale in una parola come dovrei definirmi? Secondo la sintomatologia che ho descritto potrei soffrire di crisi esistenziale o depressione. ?La risposta
Buongiornomi è difficile poter dare un nome alla sua problematica, dovrei poterla visitare ovviamente. In ogni caso in generale la situazione che lei definisce come crisi esistenziale è un po’ vaga mentre per definire una depressione maggiore come da manuale esistono parametri più definiti e definibili. In termini generale potremmo affermare che una crisi esistenziale potrebbe preparare il terreno, e quindi fungere da precursore, a un episodio depressivo clinicamente rilevante e quanto tale diagnosticabile in senso medico. In talune persone, e forse lei si potrebbe ritenere tra queste, lo stato di crisi esistenziale non rappresenta una condizione temporanea e per questo transitoria della vita, ma uno stato permanente ovvero un tratto della personalità. Una volta esisteva per esempio la dizione di Personalità Depressiva, ovvero di Nevrosi Depressiva o Nevrosi del carattere. Nel DSM 4 si parlava di Distimia per indicare una forma di depressione minore e stabile nel tempo. A parte le definizioni, la invito a considerare cosa può fare per migliorare la qualità della sua vita in quanto è chiaro che se si pone certe domande e consulta medici sente di avere un problema, che appunto però non credo sia cavillare sulla definizione esatta, quanto definire i confini di un disagio e iniziare un percorso di presa in carico, affidandosi. Cordiali saluti. Federico Baranzini .- Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
Domande correlate
Buongiorno, la ringrazio per l’apprezzamento. Capisco il suo dolore e la sua angoscia. Vedere la propria figlia stare così male, senza ottenere risposte chiare, è una prova durissima...
Vedi tutta la risposta
Buongiorno,grazie per aver condiviso la situazione di sua figlia, capisco la sua preoccupazione e il senso di frustrazione nel vedere che non si riesce a trovare una risposta chiara alle sue...
Vedi tutta la risposta
Buongiorno, sono aspetti sintomatici collaterali del suo disturbo. Il fatto che torni a pensarci e a scriverne in modo reiterativo e ruminante lascia pensare proprio ad aspetti...
Vedi tutta la rispostaScrivi la tua domanda agli Esperti ? clicca per informazioni sul servizio
Cerca in Medicina A-Z