Danni metadone in ragazzo diabetico, sovrappeso, iperteso

Gentili Dottori, mio figlio diabetico tipo 1 ,iperteso, ipotiroideo, e sovrappeso e' stato in terapia metadonica per una storia di abuso per oltre 4 anni.Entrato in comunità e' riuscito a scalare il metadone da 150 a 60 con tantissimo impegno.Purtroppi siccome e' scappato in piu' di una occasione ha cambiato comunita' e in questa ultima vorrebbero riaumentargli il metadone .Ora vi chiedo quali sono i possibili danni che in un paziente affetto gia' da tante patologie puo' comportare un rialzo del metadone e soprattutto quali sono leinterazion tra farmaco e malattie .Io so per certo che il metadone lo ha reso iperteso e obeso. Grazie mille

La risposta

avatar Psichiatria - Federico Baranzini Dott. Federico Baranzini

Gentile Signora,la situazione clinica di suo figlio appare piuttosto complessa, con la presenza di diverse patologie concomitanti come diabete di tipo 1, ipertensione, ipotiroidismo e sovrappeso, oltre alla dipendenza da oppioidi per cui è stato in trattamento con metadone.Riguardo alla possibilità di un riaumento del metadone nella nuova comunità terapeutica, ci sono alcune importanti considerazioni da fare:1) Il metadone, essendo un oppioide sintetico, può effettivamente causare effetti collaterali come aumento della pressione arteriosa, aumento di peso e alterazioni del metabolismo glucidico. Questi effetti sono dose-dipendenti.2) Un incremento della dose di metadone in un paziente con diabete, ipertensione e sovrappeso potrebbe potenzialmente peggiorare il controllo glicemico, l’ipertensione e favorire ulteriore aumento ponderale.3) Inoltre, il metadone potrebbe interagire con eventuali terapie in corso per le altre patologie, come ad esempio antidiabetici orali, insulina, antipertensivi, terapia sostitutiva tiroidea.Tuttavia, senza conoscere nel dettaglio la situazione clinica attuale di suo figlio e le motivazioni della comunità per un possibile riaumento del metadone, è difficile esprimere un parere definitivo.Le consiglio caldamente di chiedere un colloquio approfondito con i medici della struttura, per esporre tutte le sue preoccupazioni e ricevere spiegazioni dettagliate sulla strategia terapeutica che intendono adottare. È importante che vengano attentamente valutati i potenziali rischi e benefici di un tale cambio di terapia, alla luce delle altre patologie presenti.Un attento monitoraggio clinico e del dosaggio dei vari farmaci sarà fondamentale per garantire la salute di suo figlio, qualora si optasse per un riaumento del metadone. La collaborazione e la comunicazione tra le varie figure sanitarie coinvolte sarà la chiave per gestire questo caso così articolato.Cordiali saluti.Federico Baranzini

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