Da che cosa può essere provocata una alterazione totale del gusto persistente da mesi?
Vorrei segnalare un problema che sta pesantemente condizionando la vita di mia moglie, 66 anni. Da ormai quasi 7 mesi si è verificata una improvvisa e a tutt'oggi persistente alterazione del gusto, nel senso che prova un sapore insipido e amarissimo per ogni cibo che cerca di mangiare, compresi zuccheri, farinacei, frutta, verdura . formaggi. Non abbiamo trovato cibo o bevanda che non sia disgustosa, salvo per fortuna l'acqua liscia. Appena accettabile la carne se cotta semplicemente. C'è quindi un quasi rifiuto di mangiare e peso sceso da 60 a 51 Kg. Sono state effettuate varie visite, orl, neurologica dermatologica. Effettuati esami di RM alla testa senza e con contrasto, per fortuna senza esiti patologici. o alterazioni apprezzabili. Ecografia addome superiore che non ha visto alcun problema a fegato e vie biliari; Impedenzometria , esami ematici normali anche su Zn e Hg, tampone orale negativo. L'odorato è intatto e ben funzionante. Digestione rapida, senza problemi. Stipsi da sempre ma non eccessiva. Unica concomitanza con questo evento un calo di udito marcato e un senso di ovattamento da un orecchio. L'otorino ha visto una scarsa idratazione della mucosa orale. Prende da anni Atenololo 50 mg die non per pressione ma per tachicardia sinusale. Anche DiBase x osteopenia. Abbiamo anche provato a sospenderli, ma senza risultato. Terapie tentate: Rition 10 fiale Tiobec 30 gg di bustine Ialoclean spray Agopuntura mirata al fegato Vitamine varie. Oltre ad essere fortemente preoccupati, non sappiamo a che tipo di Centro Medico rivolgerci per essere aiutati. Vi ringrazio in anticipo di cuore per qualsiasi vostro suggerimento GrossetoLa risposta
Potendo escludere una origine neurologica centrale di tale disturbo – avendo praticato la RMN cerebrale anche con MdC – ci dobbiamo orientare su di una origine neurologica periferica, ovverosia una lesione/compromissione del nervo gustativo nel suo percorso dalla bocca al rachide. In particolare dobbiamo esaminare il percorso del VII, IX e X nervo cranico che possono essere stati alterati da interventi chirurgici – in particolare odontostomatologici – o da infezioni virali in corso di influenza, o da traumi del tratto cervicale della colonna. Con questi elementi anamnestici si può approfondire ulteriormente l’indagine non trascurando che anche un malattia degenerativa cerebrale, non riscontrabile nelle fasi iniziali con indagini come la RMN già eseguite dalla paziente, possono essere all’origine di simili disturbi (in questo caso si può richiedere la consulenza di un geriatra).
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