Comportamento strano
Ho chiuso i rapporti con un collega dopo un flirt clandestino per entrambi. Lui mi ha tolto amicizia e ogni tipo di rapporto perchè mi ero innamorata. Con il tempo mi ha detto che ci sarebbe potuto essere un minimo di collaborazione lavorativa. Dopo avermi allontanata come un cane, gli ho tolto il saluto e lui questo non l'ha mai accettato e ha sempre intimato di non aiutarmi più se non mantenevo un minimo di rapporto civile (forse per immagine verso gli altri che potevano capire). Sono passati mesi e ho continuato ad avere rancore verso di lui a prendere ogni cosa per rinfacciargli cosa mi aveva fatto. Non ho mai capito se il suo comportamento dopo alcuni mesi di cambio in gentilezza eccessiva nascondeva il voler ritornare occasionalmente ad avere rapporti clandestini senza impegno o se effettivamente voleva solo un rapporto civile. Appena gli ho detto che per me lui era un mostro e non avrei mai fatto nulla con lui e per me il rapporto era solo di convenienza per fini lavorativi mi ha tolto anche l'aiuto lavorativo. Io non riesco a capire alla fine lui ha ribadito fino all'ultimo che non mi avrebbe mai più ridato amicizia sui social, su whats app e che non voleva essere più mio amico e questo dovevo togliermelo dalla testa. Ma se lui la metteva in questo modo è ovvio che il rapporto era di convenienza io non riuscivo a fingere. Cosa ne pensate?La risposta
Se non sbaglio, Lei sta raccontando l’evoluzione di una situazione che ci aveva già sottoposto in passato. Fermo restando che vale quanto detto a suo tempo, io credo che occorra solo chiarire quali sono i termini dell’eventuale collaborazione tra di voi. Se riuscite ad avere un minimo di rapporto e quindi per Lei un sostegno lavorativo, va bene, anche se la circostanza è di pura convenienza. In caso contrario, ignoratevi. Anche se in uno stesso ufficio la vedo davvero dura spiegare il motivo per cui da un rapporto bel più che amichevole si sia passati all’indifferenza!
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