Come si assiste a casa un paziente con febbre elevata?
La risposta
Il paziente febbricitante va mantenuto a una temperatura ambientale che egli avverta come confortevole. Gli ambienti freddi facilitano la dispersione del calore e inducono l’ipotalamo ad adottare più drastiche e dispendiose contromisure per aumentare la temperatura corporea, con conseguente comparsa dei brividi. Va garantito un adeguato apporto di liquidi e sali minerali, per compensare le perdite in forma di sudore. Possono essere utili allo scopo le bibite saline commercializzate per la reintegrazione idro-elettrolitica durante le attività sportive. Vanno evitati i cibi grassi e preferiti quelli ad alto contenuto di carboidrati (riso, pasta, semolino ecc.) e di proteine (carne e pesce, eventualmente omogeneizzati o frullati). Se il paziente ha poca voglia di mangiare, bisogna almeno insistere perché beva frequentemente. Infine, negli anziani l’urina prodotta andrebbe sistematicamente raccolta e il volume annotato giornalmente.
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