Come fare funzionare un rapporto senza attrazione fisica
Buongiorno Dottore, La ringrazio per la Sua gentile risposta. Lei ha compreso subito il mio problema che io non ho evidenziato e che da sempre mi ha fatto soffrire e che mi fa soffrire. Da sempre ho ho avuto relazioni dove la possibiltà di una vita stabile insieme non c'era. Ma quando si presentava io scappavo. Quando avevo 12/14 anni mia madre mi regalò un bellissimo corredo per quando mi sarei sposata ed io ebbi una ribellione molto forte, dicendo che non mi sarei mai sposata. Mi hanno sempre detto tutti che sono bella, ma anche irraggiungibile. Ora ho 66 anni e questa persona 54. Sono certa di piacere, ma poi rimango prigioniera di me stessa. Sì può risolvere il mio problema? Una volta andai da uno psicologo e mi disse che ero io che non volevo, una tecnica adottata con 'tutti' anche se c'era una componente sessuale,da me accettata e vissuta. Io sono stata educata in una famiglia molto religiosa'vecchia maniera', sono figlia unica. Ho sempre creduto che il sesso prima del matrimonio fosse peccato e quindi, penso di avere sviluppato una paura della sessualità e degli uomini, come mi diceva lo psicologo dove sono andata. Ho avuto le mie storie.. ma credo di avere 'manovrato' tutto, pur facendomi del male. Ho paura di non potermi liberare di quella me stessa che fa soffrire l'altra me stessa quella giusta e ora il tempo passa, ma ora mi spavento.. il tempo passa.. la voglia di condividere la mia vita con un uomo che mi voglia bene e.. però il senso di colpa. In passato sognavo sempre di sposarmi ma poi scappare oppure di incontrare un uomo nel bosco vestito di nero con un mantello che mentre mi incontrava diventava sempre più grande e io vestita di bianco sempre più piccola. Poi mi prendeva nel mantello e urlavo e mi svegliavo. Ho fatto questo sogno per anni, nell'adolescenza. Non so se devo andare da uno psicologo o da uno psichiatra. Io sto bene, sono ben voluta, ho due lauree: una in lettere e una in teologia. Ma sono sola. Mi aiuti per piacere. Grazie.La risposta
Buongiorno Signorala ringrazio per aver voluto condividere tali aspetti.Si capisce da quello che ha aggiunto che tale attitudine comportamentale è sottesa da profonde dinamiche inconsce di natura conflittuale: se si sposa la dà vinta alla mamma e rischia pure di finire sotto il mantello dell’uomo nero. Forse la fantasia sottostante è che sia proprio la mamma a volerla spingere tra le braccia dell’uomo nero… Il consiglio più di buon senso che le posso fornire è di rivolgersi ad una psicoterapeuta di esperienza e di formazione psicodinamica/psicoanalitica per un percorso la cui durata potrete concordare.Donna, perché credo evidente che vi sia qualcosa di irrisolto con la figura materna che deve provare almeno a chiarire un poco dentro di sé; con esperienza, perché credo abbia bisogno -data la sua età- di sentire di potersi affidare, nel lavoro psicoterapeutico, ad una persona che abbia la necessaria maturità per poterla prendere per mano e portarla con fiducia nel bosco a incontrare le sue paure. La saluto cordialmenteFederico Baranzini
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