Colon irritabile o allergia al nichel?
Buongiorno Dottore, le scrivo per spiegarle brevemente il mio problema. A settembre 2018, di ritorno dalle vacanze ho iniziato ad avere dei forti disturbi intestinali, che mi causavano 5/7 scariche di diarrea al giorno. Pensando al classico virus intestinale, ho iniziato il trattamento con Imodium, senza il minimo miglioramento. Mi sono rivolto al medico di base che mi ha prescritto dei fermenti lattici. Passano i giorni e il problema persiste, quindi il medico mi fa fare visita dal gastroenterologo con ecografia addominale (risulta tutto ok) e l'esame delle feci (sangue occulto e virus/batteri). Anche qui risulta tutto negativo. Esco con una diagnosi di colon irritabile. A distanza di mesi il problema continua, le scariche diminuiscono ma comunque ho ancora più episodi di diarrea al giorno. Inizio a fare delle mie ricerche personali e mi rendo conto che gli episodi si intensificano quando mangio determinati alimenti, per esempio gli spinaci, i pomodori, gli asparagi, il cioccolato. Provo a limitare l'assunzione di questi cibi e noto che la situazione migliora. Ho cambiato anche le pentole, e ad oggi sono circa 15 giorni che non ho più scariche. Quindi il mio sospetto ricade sul nichel. Ho preso appuntamento con un'allergologa per avere un suo parere e fare i test per avere la certezza dei miei sospetti da ignorante in materia. La sua risposta è stata che il nichel non causa problemi gastrointestinali e che tutto ciò che è scritto su internet sono menzogne. Vorrei gentilmente sapere la sua opinione riguardo la mia storia. Nel frattempo sono in attesa degli esiti degli esami del sangue che il mio medico, dopo 9 mesi di sollecitazioni, ha finalmente deciso di prescrivermi (inclusi esami per la celiachia e problemi alla tiroide). Resto in attesa di una sua risposta, Ringrazio anticipatamente Reno Marco RuzzanteLa risposta
Gentile Sig. Ruzzante,per quanto riguarda l’allergia al nichel è vero che esiste una forma chiamata Systemic Nichel Allergic Syndrome (SNAS) in cui possono essere raramente presenti anche disturbi gastrointestinali, tuttavia si tratta di una condizione in cui è estremamente difficile riuscire a correlare i sintomi con la dieta e difficile da dimostrare in quanto i test cutanei per l’allergia al nichel non sono significativi in questo caso. L’unico modo sarebbe di fare un test di provocazione con l’assunzione dell’alimento o degli alimenti sospetti dopo un periodo di loro eliminazione. In effetti lei ha notato la scomparsa dei sintomi dopo l’eliminazione di alcuni cibi e questo potrebbe essere un indizio. Direi perciò di vedere come procedono le cose continuando la dieta. Detto questo, devo dire che in base alla descrizione dei sintomi penserei comunque in prima ipotesi a un problema intestinale. Mi domandavo se per caso ha eseguito un dosaggio della calprotectina fecale. Inoltre vorrei sapere se per caso ha trascorso le vacanze in un Paese a rischio sanitario. In questo caso sarebbe opportuno fare anche la ricerca di eventuali infezioni da protozoi come la giardia o l’ameba. Infine, se il problema dovesse persistere, potrebbe essere indicata l’esecuzione di una colonscopia. Cordiali saluti Franco Marchetti
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