Circoncisione e desensibilizzazione

Buongiorno a tutti, ho 39 anni e ho avuto varie vicissitudini problematiche legate all'attività sessuale, che coinvolgono in primo luogo i livelli ormonali. Rimanendo in tema, avrei una richiesta relativi all'intervento di circoncisione che ho subito a 15 anni a causa di una fimosi importante: sono ormai passati quasi 25 anni dall'intervento e la sessualità con una donna per me è sempre avvenuta da circonciso. Quindi non posso fare confronti. Ho avuto però diverse problematiche in quest'area, come ho sottolineato prima, che evidentemente non sono direttamente collegate alla questione circoncisione. Stavo riflettendo però su una diminuzione a livello di sensazioni che mi sembra di avvertire rispetto a quando avevo 20 anni. E' possibile che il mio vissuto emotivo di quegli anni fosse diverso e che vivessi certe stimolazioni con più intensità.... Ma ultimamente ho letto qualcosa su come la cheratizzazione del glande nei circoncisi con i passare del tempo possa portare a dei problemi. La continua esposizione del glande con l'esterno, anno dopo anno sta riducendo la sua sensibilità? E' un processo inesorabile? Vorrei capire quanto ci sia di psicologico, quanto di dovuto al normale passare del tempo e quanto di dovuto al passare del tempo specificatamente per la mia condizione di circonciso. In quest'ultimo caso ci sarebbero delle attenzioni e delle metodiche da adottare per conservare il più possibile la sensibilità residua (creme idratanti che contrastino l'indurimento del glande, altri prodotti del genere ecc..)? Grazie per la cortese attenzione

La risposta

avatar Medicina generale - Maurizio Hanke Dott. Maurizio Hanke

E’ indiscutibile il fatto che la circoncisione comporti, nel tempo, una cheratinizzazione della mucosa del glande e quindi, di conseguenza, una diminuzione della sensibilità nel contatto sessuale. Questo, a dire il vero, è stato considerato sempre un vantaggio di questo tipo di intervento poichè quella riduzione della sensibilità, aveva come conseguenza la possibilità di avere un prolungamento del rapporto e quindi, in alcuni casi, il paziente poteva trarne beneficio, in specie se aveva una tendenza alla eiaculazione precoce o anche semplicemente una difficoltà a prolungare il rapporto. Ora io non credo che quel che lei riferisce possa attribuirsi esclusivamente all’intervento subito tanti anni fa e credo che possa rientrare in una normale evoluzione della sessualità maschile col passare del tempo. Per tale motivo le sconsiglierei l’uso di creme idratanti o prodotti analoghi per evitare che il processo di cheratinizzazione della mucosa del glande possa comportare dei problemi alla sua vita sessuale.

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