Carcinoma uroteliale di alto grado. Urologo o Oncologo ?

Buonasera, a seguito di fenomeni di ematuria nei mesi di gennaio e marzo c.a., a fine maggio sono stato operato con resezione endoscopica di una neoformazione primitiva della vescica di circa 2 cm sul lobo dx della prostata. Diagnosi successiva dell'urologo visto l'esito istologico della neo formazione : Carcinoma uroteliale di alto grado della mucosa uretro-prostatica. Esami prescritti ed esiti ( trascrivo solo le conclusioni per non rubare troppo tempo alla Sua attenzione, ma potrei anche trascrivere altro tutto) Esame citologico urine su 3 cmp: Assenti CTM TAC con e senza m. di c. :diffuso ispessimento delle pareti vescicali com da ipertrofia del detrusore...omissis...prostata di dimensioni aumentate...piccole irregolarità del pavimento vescicale...con intenso disomogeneo enhancement del profilo mucoso compatibile con recente TURV meritevole di eventuale controllo cistoscopico. PET: conclusioni:" l'indagine PET/TC non rileva reperti compatibili con malattia sostitutiva dotata di attività metabolica" Bene. Adesso tra chi mi si consiglia ( medici naturalmente ) di sottopormi ad ulteriore intervento per "ulteriore resezione di tessuto contaminato" (nuovi prelievi bioptici approfonditi per una stadiazione completa del tumore)e chi mi suggerisce di rivolgermi ad un oncologo mi trovo a dovere prendere la detestabile decisione di non sapere quale cammino intraprendere in loco o piuttosto iniziare il cammino o meglio il volo della speranza dalla mia terra e mi dispiace soprattutto per l'aspetto etico. Le sarei veramente grato, anche se capisco che gli elementi che le sto fornendo sono veramente pochi, potesse indicarmi un percorso di maggiore certezza o quantomeno di comprendere il perchè di queste visioni diverse. Se non temessi di oltraggiare la pazienza altrui, potrei anche trascrivere tutto. Grazie anticipatamente.

La risposta

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Gentile, purtroppo non conosco la sua età e co morbidità per poter essere più preciso. alla luce di quanto emerso dall’esame istologico, che è stato riportato parzialmente e quindi non facilmente interpretabile, Consiglio però di eseguire un secondo approccio urologico endoscopico come consigliato dal collega. Questo permetterebbe di avere un quadro locale più preciso di eventuale tendenza alla recidiva e visualizzazione della cicatrice di pregressa resezione. Solo dopo questo passaggio si può valutare il da farsi e eventualmente affidarsi all’oncologo

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