La risposta

Naturopatia - Cristina Settanni Dott.ssa Maria Cristina Settanni

Gentile lettrice la camomilla, Matricaria recutita, è una pianta conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà antispasmodiche, miorilassanti, antinfiammatorie. Studi recenti hanno dimostrato anche suoi effetti ipoglicemizzanti. Di questa pianta vengono utilizzati i capolini raccolti pochi giorni prima della fioritura ed essiccati all’ombra. Per uso interno, la camomilla si impiega sotto forma di tisana, in caso di stress, insonnia, crampi addominali, cattiva digestione. Nell’ uso esterno, si utilizza per lavaggi nasali e oculari e per impacchi lenitivi. Per preparare l’infuso, si versa 1 cucchiaino raso di fiori in una tazza di acqua bollente, si spegne il fuoco e si lascia in infusione per non più di 3-4 minuti. Poi si filtra e si beve. Se si eccede con i tempi di infusione,  si annullano le proprietà rilassanti della camomilla e si ottiene una bevanda addirittura più eccitante del caffè! Le controindicazioni sono rare, causate da ipersensibilità individuale. Una eccessiva assunzione di camomilla paraddossalmente potrebbe provocare agitazione e irritabilità, la quantità indicata è 1-2 tazze al giorno. Un carissimo saluto.