Benzodiazepine e incubi

Buonasera Dottore. Ho assunto xanax 0,50 mg (1 compressa ogni 2 giorni) per 4 anni, ma da un mese ho abbandonato questo farmaco in quanto ha iniziato a darmi forti incubi notturni. Il mio curante me lo ha sostituito con lorazepam 1mg da assumere al bisogno. Però il problema degli incubi si presenta seppur in forma minore anche con lorazepam. Vorrei chiederle se mi può consigliare un tranquillante che non causi questo problema degli incubi. Grazie.

La risposta

avatar Psichiatria - Federico Baranzini Dott. Federico Baranzini

Buonasera,Grazie per aver condiviso la sua esperienza e per averci rivolto questa domanda. Comprendo che la gestione degli effetti collaterali dei farmaci possa essere una sfida importante.Innanzitutto, è importante sottolineare che sia Xanax (alprazolam) sia Lorazepam sono farmaci appartenenti alla classe delle benzodiazepine, comunemente prescritti per l’ansia. È noto che le benzodiazepine possono influenzare il sonno e, in alcuni casi, causare effetti come incubi o disturbi del sonno.Quando si tratta di scegliere un’alternativa, ci sono diversi aspetti da considerare:Diversi Tipi di Farmaci: Esistono diverse classi di farmaci ansiolitici e tranquillanti che possono avere effetti diversi sul sonno. Ad esempio, gli SSRI (come sertralina o fluoxetina) sono spesso utilizzati per l’ansia e possono avere un profilo di effetti collaterali diverso rispetto alle benzodiazepine. Tuttavia, anche questi possono avere effetti sul sonno, seppur diversi.Medicinali Non Benzodiazepinici: Farmaci come la buspirone sono ansiolitici che non appartengono alla classe delle benzodiazepine e potrebbero avere effetti collaterali diversi. Anche le Z-Drugs come lo Zolpidem possono essere considerati delle alternative. Inoltre, alcuni antidepressivi, come la mirtazapina, sono noti per i loro effetti sedativi e possono essere utilizzati in casi di disturbi del sonno.Terapie Non Farmacologiche: Oltre alla farmacoterapia, esistono anche approcci non farmacologici per gestire l’ansia e migliorare la qualità del sonno, come la terapia cognitivo-comportamentale, tecniche di rilassamento, mindfulness e altri interventi psicoterapeutici.È essenziale discutere queste opzioni con il suo medico curante o uno psichiatra, in quanto la scelta del farmaco più adatto dipende da vari fattori, inclusa la sua storia clinica, la risposta ai trattamenti precedenti e la presenza di eventuali altre condizioni mediche.Spero che questa risposta le sia di aiuto e le auguro di trovare presto una soluzione efficace per gestire i suoi sintomi e migliorare la qualità del suo sonno.Cordiali saluti, Dottor Federico Baranzini Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano

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