Autolesionismo

Gentile Dottore, sono sconvolta da un fatto che sta accadendo nella mia famiglia. Mio figlio di 30 anni ha scoperto che la compagna con la quale hanno un bimbo di un anno, da tempo lo tradisce. Lei ha negato anche l'evidenza, lui ci aveva messo un investigatore avendo dubbi, però la giustifica dicendo che la donna non ha avuto una bella vita con i propri genitori. Adesso si è anche accorto che racconta parecchie bugie ma non se la sente di lasciarla per il bambino e perchè dice che lei ha bisogno di aiuto psicologico. Le ha proposto di andare da uno psicologo insieme. Tutto questo me lo ha raccontato lui. A me questo fa sembrare che mio figlio sia autolesionista e ne soffro. Lei cosa ne pensa? Come mi devo comportare?

La risposta

avatar Psichiatria - Federico Baranzini Dott. Federico Baranzini

Gentile Signora,comprendo pienamente la sua preoccupazione e il dolore che prova vedendo suo figlio attraversare una situazione così difficile. È molto positivo che suo figlio si sia aperto con lei, questo significa che ha fiducia nel suo sostegno emotivo e nella sua presenza affettiva.La decisione di suo figlio di proporre un percorso psicologico insieme alla compagna testimonia maturità e sensibilità. Evidentemente lui riconosce la complessità della situazione e desidera comprendere meglio la propria relazione e sostenere la compagna nel suo eventuale disagio psicologico.Per quanto possa apparire autolesionistico, in realtà il comportamento di suo figlio riflette un tentativo di protezione della famiglia e di responsabilità verso il proprio ruolo di genitore, cercando di mantenere una stabilità per il benessere del bambino. È comprensibile che per lei, come madre, sia doloroso assistere a questa situazione, ma in questo momento il suo supporto può essere determinante.Il miglior modo di comportarsi è restare vicina a suo figlio senza giudizi netti, ma offrendo ascolto e affetto. Se sente che lui potrebbe essere in difficoltà personale o emotiva, può incoraggiarlo delicatamente a considerare anche un supporto individuale con uno psicologo o uno psicoterapeuta, così da essere sostenuto nel comprendere i propri bisogni, desideri e limiti in questa relazione.Lei può inoltre proporsi come punto di riferimento affettivo e pratico per il nipotino, aiutando così a creare uno spazio sicuro e sereno per il bambino.Un caro saluto e un sincero augurio di serenità a tutta la sua famiglia.Federico Baranzini Psicoterapeuta a Milano http://www.psicoterapeuta-a-milano.it

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