Autoerotismo e preoccupazione
Gentili Esperti sono veramente preoccupata per la mia situazione. Sono sposata da 10 anni ma da uno a questa parte il rapporto con mio marito si è incrinato a causa della sua dipendenza da sua madre. Mi sento messa al secondo posto, lui se ne è accorto, lo ammette ma mi dice che non riesce a fare diversamente. Ultimamente dopo aver fatto l'amore mi veniva da piangere. Adesso sembro una bambola gonfiabile, non collaboro ma a lui va bene lo stesso. Il problema è che da alcuni giorni a questa parte quando sono sola in casa, ho iniziato spinta da un impulso a masturbarmi. Penso ad un uomo che conosco appena e raggiungo il piacere in fretta. La cosa mi preoccupa, con mio marito non ho reazioni. Alle volte penso alla separazione e ne soffro, è orribile che il mio matrimonio sia finito per colpa della suocera ma ora come ora sono spaventata dal piacere solitario. Sto diventando ninfomane?La risposta
Carissima amica, la preoccupazione che conclude la Sua richiesta è del tutto infondata. Mi pare davvero logico che la mancanza di stima verso una persona porti a non sentirsi coinvolte in situazioni intime come sono i rapporti sessuali. La stessa disistima credo appartenga anche al fatto che Suo marito, pur riconoscendo la sua dipendenza dalla madre, non faccia niente per affrontarla, da solo o con l’aiuto di un percorso psicoterapeutico. E’ evidente che l’idea di veder naufragare un matrimonio sia per Lei devastante, però ritengo del tutto inutile insistere in un rapporto in cui anche sessualmente Suo marito si mostra disinteressato completamente, pur riscontrando, come dovrebbe essere evidente, che il Suo coinvolgimento è nullo. Credo sia utile parlarne direttamente con lui, proponendo magari una consulenza di coppia e in caso di ulteriore rifiuto Lei dovrebbe trarre le Sue conclusioni. Le sembra chiaro come progetto?
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