Asilo nido e senso di colpa
Gentile dottoressa Toro, Le chiedo consiglio (scusi se mi dilungo) perché mi sento molto in colpa da quando ho inserito mia figlia, di quasi otto mesi, all’asilo nido (a sei mesi). Lo frequenta per quattro ore al giorno perché non ho aiuti, i parenti sono lontani, vedono la bimba raramente. Non riuscivo a gestire casa e bambina insieme. Lei è vivacissima: gattona da quando aveva sei mesi, si mette in piedi senza difficoltà e pretende di camminare. Fa solo brevi pisolini e sempre addosso (se mi muovo, si sveglia). Non dorme mai, è sempre in moto e sono sfinita. Al nido, invece, riesce a riposare perché si stanca di più, mi dicono che è molto vivace e interessata alle attività. Tuttavia, provo rimorso perché si ammala di più, come fosse colpa mia. Ora infatti è a casa da un mese e non so se reinserirla, temo pianga. Solo che sono stanchissima, non riesco a fare nulla che non sia badare a lei. Mi ammalo spesso anche io perché sono molto stanca. Il lavoro è ormai un ricordo perché ero libera professionista e non riuscivo a lavorare con mia figlia. Mi piacerebbe riprendere, ma mi sento in colpa e trascorro le quattro ore di tempo in cui è al nido a pulire, preparare la pappa (impossibile con lei presente perché non posso perderla d’occhio) e poi la vado a riprendere. Non tiro mai il fiato, come se non ne avessi diritto. Nonostante ciò, mi feriscono le critiche di chi ha a disposizione nonni, tate…che mi dicono che la bimba dovrebbe stare solo con me. Mio marito è un padre perfetto, mi aiuta molto, ma lavora come dipendente e fino a sera la bimba resta con me. La conseguenza è che vuole stare solo con me, esclude il padre anche per il sonno, per essere consolata,… Sbaglio a voler tornare al lavoro, a mandare mia figlia al nido…?La risposta
Cara lettrice,è un piacere leggere che la sua bambina è attiva e vivace:che meraviglia! Capisco che la vorrebbe tenere di più con sé, è un desiderio che tutte noi mamme lavoratrici sentiamo, chi più, chi meno. Tuttavia non sempre è possibile e ci troviamo ad aver bisogno di tempo per la casa e il lavoro. Per fortuna ci sono gli asili: se si hanno parenti che aiutano non si può capire chi non ha questa fortuna e non si dovrebbe criticare. Non si lasci ferire dai giudizi superficiali e faccia quello che le sembra meglio per la sua famiglia; non si deve giustificare con nessuno, ci mancherebbe! Un caro saluto
Domande correlate
Buongiorno, purtroppo per le poche informazioni a disposizione è difficile poter fornire una risposta, se non generica e approssimativa. Sarebbe utile poter sapere se fa uso di farmaci, se fa uso...
Vedi tutta la risposta
Purtroppo l invecchiamento è un fenomeno individuale, ognuno ha il suo percorso, ed è una strada di cui si può solo ogni tanto rallentare l effetto, non si può modificare un...
Vedi tutta la risposta
Cara lettrice/caro lettore,il consiglio è quello di rivolgersi ad un centro specializzato per la cura dei disturbi alimentari. In questo modo, dopo un’adeguata valutazione, le daranno le...
Vedi tutta la rispostaScrivi la tua domanda agli Esperti ? clicca per informazioni sul servizio
Cerca in Medicina A-Z