Ansia o problemi di cuore ?
Buongiorno scusate il disturbo, volevo porvi una domanda riguardante una questione che fa tempo mi sta preoccupando. Durante gli ultimi anni mi capita (in quest' ultimo periodo più spesso) di avere attacchi improvvisi di affanno: mi sento il cuore battere forte, un peso al petto, quasi come se avessi appena finito di correre, mi mancano le forze e mi viene da stendermi e rilassarmi per calmare la situazione. Il problema è che non riesco a capire la natura di questi attacchi di affanno, perché si presentano senza un apparente motivo ( ho 18 anni comunque, nel caso l'età avesse a che fare con questo problema). Grazie in anticipo per le risposteLa risposta
Gentile Utente,i sintomi che descrive di attacchi improvvisi di affanno, battito cardiaco accelerato, sensazione di peso al torace e mancanza di forze sono piuttosto caratteristici degli attacchi di panico o crisi di ansia.Gli attacchi di panico sono episodi di intensa apprensione e malessere fisico che insorgono rapidamente e raggiungono il culmine in pochi minuti. Possono manifestarsi all’apparenza senza causa scatenante, rendendoli così particolarmente angoscianti.A 18 anni non è raro iniziare a sperimentare questo tipo di disturbo ansioso. Spesso gli attacchi di panico esordiscono proprio nell’adolescenza o giovane età adulta, senza una chiara ragione organica sottostante.Tuttavia, prima di arrivare a una diagnosi specifica, sarebbe opportuno effettuare alcuni accertamenti per escludere altre potenziali cause mediche dei suoi sintomi. Un controllo cardio-respiratorio e tiroideo potrebbe essere un buon punto di partenza.Se gli esami non rivelassero problematiche organiche, a quel punto andrebbe presa in considerazione l’ipotesi di un disturbo d’ansia con attacchi di panico e intraprendere un percorso di cura mirato, che potrebbe comprendere psicoterapia e, in alcuni casi, farmaci ansiolitici o antidepressivi.La rassicuro che i disturbi d’ansia sono molto comuni e trattabili efficacemente, soprattutto se presi in carico tempestivamente.La invito a parlarne apertamente con i suoi genitori e a rivolgersi al vostro medico di famiglia, che saprà indirizzarla dalle figure specialistiche più idonee per una valutazione accurata del suo caso. Cordiali salutiFederico Baranzini Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
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