Amisulpride e agnocasto
Salve gentili dottori. Sono una donna di 44 anni che da tanti anni ,per un disturbo di ansia e espressione, assume vari tipi di farmaci. Tutti con esiti fallimentari. Le ho davvero provate tutte. Due anni fa ho iniziato venlafaxina, aumentata a 225 ma senza risultati evidenti. Il mio medico ha deciso quindi di aggiungere AMISULPRIDE 25 mg tranne sabato e domenica (finestra terapeutica la definisce). Sono stata da subito benissimo. Ora sono al terzo mese di assunzione e l'ansia è sparita... ma anche il ciclo mestruale nn lho da due mesi! Colpa della prolattina alta legata al farmaco lo so...Lui quindi suggerisce quindi di interrompere amisulpride ma io ho paura che torni l'ansia... vi chiedo cosa può comportare questa terapia e se posso assumere agnocasto per diminuire la prolattina. Il medico mi ha inoltre suggerito di rivolgermi al ginecologo per assumere un farmaco per diminuire la prolattina ma la mia paura è che vada in conflitto con amisulpride e abolisca l'effetto anti ansia... potete aiutarmi o darmi qualche consiglio? GrazieLa risposta
Gentile Signorala valutazione sul da farsi dipende dal bilanciamento tra pro e contro rispetto alle conseguenze che introdurre un certo farmaco potrebbe indurre. E glielo dico subito, questo bilanciamento dovrebbe essere valutato all’interno della coppia medico curante- paziente. Amisulpride è una molecola spesso molto efficace ma gravata notoriamente da questo effetto collaterale che nelle donne porta a mastodinia, alterazione del ciclo e negli uomini a ginecomastia e calo del desiderio sessuale. Circa i rimedi di fronte alla iperprolattinemia, vi è l’imipego di bromocriptina (la molecola a cui probabilmente pensava il suo curante) o fitoterapici come quello da lei citato sul quale però esistono pochi studi spesso non in doppio cieco e con campioni numericamente bassi. Qui sotto due che ho trovato e che riporto per sua informazione: Kilicdag EB, Tarim E, Bagis T, Erkanli S, Aslan E, Ozsahin K, Kuscu E. Fructus agni casti and bromocriptine for treatment of hyperprolactinemia and mastalgia. International Journal of Gynecology and Obstetrics 2004, 85: 292-293Tamagno G, Burlau MC, Daly AF, Beckers A. Vitex agnus castus might enrich the pharmacological armamenatarium for medical treatment of prolactinomNulla vieta ovviamente che possa provare ad assumerlo sotto controllo medico ovviamente, in virtù del fatto che riporta di aver avuto un netto miglioramento dall’introduzione di amisulpride e quindi si presume non voglia rischiara (cambiando cura abbandonando amisulpride per effetti collaterali) di perdere il benessere raggiunto. Il riturono delciclo sarà l’indicatore clinico più importante del funzionamento del rimedio “naturale”. Cordiali saluti. Federico Baranzini Psichiatra a Milano
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