Alzheimer
Buon pomeriggio! Sono una figlia o almeno dovrei esserlo. Figlia di una mamma a cui hanno diagnosticato l'Alzheimer e di un papà con demenza senile che da quasi 20 anni ne ha passate tante.. Tanti ospedali e tante patologie.. Sono consapevole di essere solo all'inizio di un lungo calvario perché la malattia dell'Alzheimer la conosco direttamente dato che la nonna, mamma di mamma, è morta di questa e lei.. e un po' io le eravamo vicine.. Purtroppo sono sola. Ho un fratello che vive a Roma e da più di 20 anni è sempre lontano con i suoi problemi che, anche per lui, sono anche i miei. Parenti? Amici? No.. terra bruciata intorno. Sono stanca e ovviamente avvilita perché sono consapevole che sarà sempre peggio. Ovviamente sono seguiti da neurologi in ospedale ma... non c'è aiuto. Vorrei sapere, chiedere, ma non so nemmeno cosa... Forse solo uno sfogo il mio dopo aver letto di queste meravigliosè strutture che.. ovviamente.. qui non esistono. Siamo di Gorizia, città dimenticata dai tempi della guerra... Grazie! FrancescaLa risposta
Cara Francesca. Il problema non è Gorizia ma la sanità italiana soprattutto di fronte a malattie croniche e degenerative. Posso capire il Suo disagio, purtroppo avere degli spazi personali deve essere in Suo obiettivoanche perché a volte decidere per il ricorso ad una struttura assistenziale residenziale magari saltuariamente consente di avere qualche periodo di riposo e tranquillità. Ci pensi, non si tratta di abbandono ma di sopravvivenza.
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