Le risposte di Dott. Maurizio Hanke
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Le ricerche su internet, ingiustificate, portano a scoprire sintomi e ad azzardare diagnosi che non sono in alcun modo ammissibili.
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Ritengo di no, ma il suo stato ansioso, quello si che deve in qualche modo superare, per evitare di fare ripetutamente esami che non sono giustificati.
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I corpi chetonici dipendono dalla sua alimentazione delle ultime ore e non deve preoccuparsi.
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I vaccini allestiti per desensibilizzare il paziente da una riscontrata allergia a pollini e inalanti, funziona nel senso che riduce, con la sue esecuzione prolungata nel tempo, un notevole...
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Ripeto: la allergopatia respiratoria di cui lei soffre la espone a rischio di sviluppare l’asma, ma questo non significa che lrri sia già un soggetto asmatico.
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Credo di averle già risposto. La condizione allergica espone a rischio di sviluppare l’asma ma questo non significa che sarà sicuramente un soggetto asmatico.
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Su internet, per dirimere dubbi diagnostici innescati da una condizione di ansia, non bisogna andarci.
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Credo che si tratti di una nevralgia indotta da determinate posizioni del rachide.
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L’asma allergico è una cosa, l’asma di diversa origine è altra cosa e può avere una condizione subcllinica che si evidenzia coi test spirometrici.
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L’attacco asmatico in un soggetto allergopatico viene quando e solo quando si entra in contatto con l’allergene. Per il resto il respiro può essere perfettamente normale. Un asma da...
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