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Gentile Dottore, scrivo per una persona che conosco. Purtroppo questa persona ha problemi di dipendenze. Mi chiedevo però quale correlazione avesse questo problema, con l'azione di questa persona di prendere oggetti in giro ( in particolare religiosi) e portarli a casa? Grazie.La risposta
Gentile Utente,la questione che Lei pone è interessante dal punto di vista psicopatologico. Il comportamento che descrive – appropriarsi di oggetti, in particolare religiosi – potrebbe avere diverse correlazioni con i problemi di dipendenza che questa persona manifesta. Nelle persone con disturbi da uso di sostanze, possono coesistere altri pattern comportamentali di tipo compulsivo. L’appropriazione di oggetti religiosi potrebbe riflettere diversi processi psicologici: Potrebbe rappresentare una forma di comportamento compulsivo parallelo alla dipendenza da sostanze, in cui entrambi i comportamenti sono espressione di un disregolazione dei circuiti cerebrali legati alla ricompensa e all’autocontrollo. Gli oggetti religiosi in particolare potrebbero rivestire un significato simbolico, forse legato ad un tentativo di “redenzione” o di ricerca di protezione rispetto alla propria condizione di dipendenza. Oppure una forma di accumulo patologico partitain origine da una passione per questo tipo di oggettistica. In alcuni casi, tale comportamento potrebbe configurarsi come una forma di cleptomania, che condivide con le dipendenze alcune caratteristiche neurobiologiche, come l’impulsività e la ricerca di gratificazione immediata. Non va escluso che il comportamento possa anche essere correlato ad un pensiero di tipo magico-superstizioso, in cui gli oggetti religiosi vengono investiti di poteri speciali che la persona ritiene possano aiutarla. Per comprendere meglio questo fenomeno, sarebbe importante valutare diversi fattori: la consapevolezza che la persona ha di questo comportamento, il significato che attribuisce a questi oggetti, la presenza di rimorso dopo l’appropriazione, e la storia personale in relazione alla spiritualità. Le consiglierei di incoraggiare questa persona a discutere anche di questo specifico comportamento con lo specialista che segue il suo problema di dipendenza, in quanto potrebbe fornire elementi importanti per un intervento terapeutico più completo. Cordiali salutiFederico BaranziniPsichiatra e Psicoterapeuta a Milanowww.federicobaranzini.it
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