Spondilosi, ernie e radicolopatie
Buongiorno, nel 2013 una rx della colonna vertebrale rilevava modesti diffusi aspetti di spondilosi, iniziale discopatia C4-C5, mega apofisi trasversa di C7, segni di degenerazione in L5 S1 con riduzione dello spessore e alterazione del segnale e discreta focalità erniaria posteriore paramediana dx che impronta il sacco durale, oltre a lieve protrusione del disco L4 L5 con canale vertebrale modestamente ristretto a quest'ultimo livello, il tutto riscontrtato anche con risonanza magnetica. Effettuavo inoltre elettromiografia agli arti inferiori col seguente referto: iniziali aspetti irritativi L2/L3, radicolopatia cronica con aspetti irritativi L4/L5, radicolopatia cronica con più significativi aspetti irritativi L5/S1 specia a dx, ipovltate le risposte motorie, per il resto tutto nella norma. Il neurologo riscontrava un quadro compatibile con l'ernia senza particolari preoccupazioni. Da allora (ho 48 anni adesso) ho effettuato terapie antiinfiammatorie con ibuprofene e sedeute osteopatiche "sbloccanti" alla bisogna, senza mai soffrire di problemi rilevanti o forti dolori che mi costringessero al riposo assoluto. Il fisioterapista che mi sgeue da anni ha sempre ritenuto superfluo effettuare una nuova risonanza magnetica, seppur ultimamente i fastidi si sono concentrati in zona cervicale con frequenti mal di collo, dolori lievi alle braccia ed intorpidimenti occasionali delle dita. Chiedo quanto possa essere "degenerata" la situazione e se debba ricorrere a terapie più incisive. Non ho mai fatto ginnastica posturale e mi sono sempre limitato a lunghe passeggiate e a trekking, soprattutto montano, nel quale trovo giovamento. Cordiali saluti.La risposta
Gentile paziente, da quanto descrive, il peggioramento dei sintomi in zona cervicale non sembrano tali da indicare la necessità di una nuova RM, almeno per il momento. Esistono test clinici che possono fornire indicazioni sullo stato di salute della cervicale, senza dover ricorrere alla RM.Dal punto di vista terapeutico, potrebbe essere utile introdurre una routine di ginnastica posturale e rinforzo muscolare, considerando che finora non l’ha mai praticata. Esercizi specifici per la cervicale, il rinforzo dei muscoli cervicali e dorsali e una corretta mobilizzazione possono aiutare a ridurre i fastidi e migliorare il supporto della colonna. I primi miglioramenti si possono osservare già dopo quattro-sei settimane con esercizi costanti.Se il dolore e gli intorpidimenti persistono, potrebbe essere indicato un ciclo di terapia manuale, abbinato eventualmente a tecniche di neurodinamica per alleviare la tensione sui nervi cervicali. In alcuni casi, terapie strumentali come tecar, laser o ultrasuoni possono contribuire a ridurre l’infiammazione e la rigidità.Per quanto riguarda l’attività fisica, è positivo che tragga beneficio dal trekking e dalle camminate. È importante però prestare attenzione alla postura, evitando di sovraccaricare la zona cervicale, ad esempio con zaini pesanti o posizioni scorrette durante l’attività. Ovviamente, se il sintomo dovesse peggiorare, allora si penserebbe ad una RM. Saluti
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