Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella, diceva Galileo per spiegarci che viviamo in un mondo interconnesso. «La tempesta di sabbia nel deserto del Sahara è collegata al maltempo di New York, che a sua volta influenza l’attività mentale e fisica, le scelte e i comportamenti di milioni di persone», ci racconta Daniel Lumera, docente di riferimento internazionale nell’area della scienza del benessere, della qualità della vita e nella pratica di meditazione. In pratica non c’è separazione tra mondo interno ed esterno, tra il nostro mondo emotivo e il continuo mutamento della natura.
Se vogliamo sopravvivere ai cambiamenti climatici del prossimo futuro, dobbiamo partire da noi stessi. L’ecologia interiore di cui l’esperto parla nel libro scritto con Immaculata De Vivo, docente di medicina alla Harvard Medical School negli Stati Uniti, è una nuova “ecoscienza” (Ecologia interiore, Mondadori Editore, 22 €): spiega come il nostro benessere e la nostra salute devono passare da una visione egocentrica, dove l’uomo pensa di essere padrone del mondo e delle sue risorse a una eco-centrica, dove siamo in equilibrio tra noi e l’ecosistema che ci circonda. Per farlo dobbiamo bonificare tutti gli ambienti del nostro ecosistema interiore riguardanti relazioni, il lavoro, il nostro stile di vita perché tutti questi ambiti hanno un forte impatto sulla nostra salute e sul nostro benessere.
Una mente ecologica aiuta a vivere meglio
Noi esseri umani gestiamo una quantità di informazioni pari a 72 gigabyte al giorno, una quantità di dati in grado di mandare in crash un computer in una settimana.
«Sviluppare una mente ecologica significa per esempio bonificarla dal sovraccarico informativo diventando maggiormente consapevoli delle nostre emozioni e di cosa aumenta o diminuisce il nostro benessere. Si tratta di creare dei filtri ecologici per trattenere solo ciò che è davvero necessario e salutare per il nostro organismo», precisa Daniel Lumera.
«Non solo, depurare la mente dai suoi elementi tossici contribuisce a migliorare i processi biologici del nostro corpo: rinforza il sistema immunitario, cardiocircolatorio e respiratorio perché esiste una stretta correlazione tra ambiente interno esterno», aggiunge Immaculata De Vivo. «Un inquinante particolarmente invasivo per la nostra mente è il rumore del mondo. Dobbiamo rieducarci a ridurre il frastuono per raggiunge la quiete interiore».
Il silenzio è rigenerante
«Viviamo in una società che educa alla fretta e al rumore», prosegue Daniel Lumera. «Non troviamo spazio per il silenzio e questo ci danneggia, perché senza parole l’organismo si rigenera: in questo senso è autenticamente ecologico. È un elemento fondamentale per la nostra salute fisica, mentale, emotiva ed esistenziale ». Insomma, un elisir di benessere. «Proprio così», afferma Immaculata De Vivo.
«È stato dimostrato scientificamente che il silenzio ha un effetto calmante sul sistema nervoso e cardiocircolatorio ed è in grado di migliorare la salute mentale e fisica. Gli scienziati hanno calcolato che bastano appena due minuti di silenzio per rallentare il battito cardiaco e abbassare la pressione sanguigna, con un effetto distensivo ancora più efficace dell’ascoltare musica rilassante. La totale assenza di stimoli uditivi può quindi offrire benefici rigeneranti e rivitalizzanti. L’inquinamento acustico, al contrario, anche a livelli apparentemente bassi ma costanti, può danneggiare la salute in molti modi, soprattutto favorendo malattie cardiovascolari, problemi metabolici, disturbi del sonno.
A livello cellulare, lo stress (anche quello provocato dal rumore) danneggia il DNA, sviluppando una condizione di infiammazione e accelerando l’invecchiamento dell’organismo. Il silenzio disinnesca questi processi e aiuta a ripristinare i meccanismi naturali di rigenerazione cellulare, ad esempio favorendo il ciclo della melatonina, che garantisce un sonno riposante e in linea con i ritmi circadiani. Stare da soli in un luogo silenzioso è fondamentale per stimolare la creatività, perché mette il cervello in condizione di massimizzare la concentrazione, senza elementi di disturbo o distrazioni. Migliora la capacità di apprendimento, così come il pensiero critico e l’introspezione. Si dice che sia tipico del genio lavorare in solitudine e che fosse l’abitudine di personaggi come Einstein e Newton: un ottimo motivo per provare anche noi a trarre dal silenzio i massimi benefici per la nostra creatività».
Anche l’amore è un’energia rinnovabile
Le relazioni possono diventare dei forti inquinanti della nostra vita. Come possiamo bonificare quest’area così essenziale al nostro benessere?
«L’ecologia dell’amore si basa sulla differenza tra amore e innamoramento», specifica Daniel Lumera. «La chimica dell’amore e dell’innamoramento sono diverse. La seconda è simile a quella delle droghe: dà una sensazione di euforia, le classiche farfalle nello stomaco, dura dai sei ai quarantotto mesi ed è destinata a passare. La chimica dell’amore invece è basata sul sentimento, sulla necessità di protezione e di sicurezza, e muove ormoni completamente diversi. È la comprensione dell’aspetto più profondo, inclusivo, puro, che possiamo esprimere a livello relazionale.
Per questo dobbiamo distinguere se cerchiamo nella persona amata ciò che ci manca, quella sicurezza, quell’amore, quel riconoscimento che neanche noi siamo capaci di dare a noi stessi o se invece, amando l’altro, vogliamo entrare in una dimensione di valore e di riconoscimento reciproco, in una relazione altamente nutritiva, che ci permette di evolvere e di innalzare la qualità della nostra vita, del nostro benessere e della nostra salute. E questo vale anche per il sesso: anche la sfera erotica può essere tossica o rigenerativa, a seconda di quanto il nostro ambiente interno è più equilibrato e più armonico», continua Daniel Lumera.
L’erotismo consapevole
«Oggi il sesso sembra essere diventato una droga (fisica e psicologica), una valvola di sfogo e un anestetico per molti. Quando viene incanalato solo nel piacere sensoriale in modo distorto e utilizzato come veicolo di possesso, perversione e dominio, crea solo legami disfunzionali. In realtà il sesso è un’energia primordiale molto potente e sta a noi trasformarla, per esempio, in sentimento, creatività, ispirazione, intuizione, in processi rigenerativi, in carisma e in successo.
Immaginiamo sempre la passione e il sentimento come due forze antitetiche. In realtà non è così: se non si utilizza il potere della sessualità per dominare l’altro o per puro appagamento sensoriale, ma al contrario si è in grado di regalare quella forza vitale come potere creativo all’altra persona che lo accoglie e lo porta nell’area del cuore, quel dono permette di riconoscere la bellezza altrui e di unire il sentimento profondo di rispetto e di riconoscimento al fuoco della passione», conclude Daniel Lumera.
L'esercizio del silenzio intermittente
Puoi praticarlo quando ti senti sopraffatta dal rumore, mentale o esterno, prima di una decisione importante o in periodi di forte stress. Per coglierne appieno i benefici però devi essere costante: prova a farlo per 10 minuti per 21 giorni consecutivi. Siediti in una posizione comoda con la colonna vertebrale eretta e fai attenzione al respiro. Regola il timer su 7 minuti durante i quali, a occhi chiusi, renderai il tuo respiro consapevole, lento, profondo e rilassato. A ogni inspirazione visualizza luce e chiarezza che entrano nella tua mente, a ogni espirazione immagina di svuotare la mente. Terminati questi primi 7 minuti di pratica, per altri 3 minuti rimani semplicemente in uno stato di silenzio e presenza.
La strategia del colibrì
L’effetto colibrì nasce dalla leggenda dell’uccellino che prende nel becco gocce d’acqua dal fiume per spegnere l’incendio della foresta. Gli altri animali, che prima avevano deriso lo sforzo del colibrì ritenendolo inutile, iniziano a imitarlo finché l’incendio non viene domato.
«Questo ci dimostra che ognuno è responsabile del nostro futuro», spiega Daniel Lumera. «Bastano piccoli gesti quotidiani per ottenere grandissimi cambiamenti nel nostro ecosistema interiore e nel mondo circostante. Esiste un nesso indissolubile tra la nostra salute e quella della Terra. L’ecologia della mente va di pari passo con quella dell’ambiente, che dobbiamo imparare ad amare e rispettare perché ne siamo parti integranti».
Fai la tua domanda ai nostri esperti