Ogni intervento chirurgico porta con sé una certa quota d’ansia, anche se si tratta di una piccola operazione sicura e collaudata.
L’intervento di cataratta è una di queste, una delle operazioni eseguite più frequentemente e con più successo.
La cataratta
Cosa intendiamo quando parliamo di cataratta? Si tratta di una patologia molto comune, causata dall’opacizzazione del cristallino, non si può trattare farmacologicamente e non è possibile prevenirla. Quindi, l’unica via rimane l’intervento chirurgico attarverso la sostituzione del cristallino opacizzato con una lente intraoculare artificiale.
Si tratta di una prassi ben consolidata e con ridotti rischi intraoperatori. Ogni anno, in Italia si effettuano più di 550.000 interventi di cataratta.
Un’operazione eseguita in anestesia topica attraverso l’instillazione di alcune gocce di collirio anestetico prima dell’intervento. È generalmente eseguito in regime ambulatoriale ed una volta terminata l’operazione, il paziente può tornare a casa.
La chirurgia della cataratta viene praticata su un occhio alla volta, in modo che uno dei due occhi possa restare attivo e consentire di vedere anche subito dopo l’operazione. Di norma, viene operato prima l’occhio con opacità in stato più avanzato e poi, dopo alcuni giorni o settimane, anche l’altro.
Prima dell’operazione
Come per qualsiasi altro intervento chirurgico, anche per la cataratta è importante avere un medico oculista di riferimento e di fiducia. Una persona a cui poter fare tutte le domande del caso ed esprimere dubbi o perplessità.
Anche la consulenza pre-intervento prevede diversi step da programmare insieme al medico: in questo modo, ci si potrà sentire preparati e più sicuri. Innanzitutto, è fondamentale partire dai sintomi per arrivare a una diagnosi sicura di cataratta e valutare poi il grado della patologia.
Il successivo step riguarda proprio l’intervento chirurgico. In questa fase, si prende appuntamento con il chirurgo per decidere il tipo di intervento, chirurgia tradizionale o procedura laser assistita senza bisturi, e la tipologia di lente intraoculare.
È consigliabile concedersi tutto il tempo necessario per vagliare adeguatamente le diverse ipotesi.
Infine, è bene iniziare sin da subito a raccogliere un elenco di farmaci e documenti relativi all’intervento, che saranno forniti dal chirurgo e che dovranno essere consegnati il giorno dell’operazione.
La convalescenza è minima: molte persone riportano una visione più chiara già un paio d'ore dopo l'intervento chirurgico e di solito entro 1-2 giorni la maggior parte dei pazienti riprende la normale attività quotidiana. Tuttavia, si consiglia di non guidare fino a 24 ore dalla chirurgia.
L’intervento: le sue fasi e la sua rapidità
La chirurgia della cataratta è ormai prassi e si tratta, come abbiamo detto, di un intervento sicuro e risolutivo, ma non solo: siamo di fronte a un’operazione breve tanto che la maggior parte dei pazienti si stupisce del veloce decorso dell’intervento.
In media, l’intervento può durare dai 15 ai 20 minuti ed è eseguito ambulatorialmente.
In cosa consiste l’intervento? È importante che il paziente ne conosca le diverse fasi per averne maggiore consapevolezza. Innanzitutto, il chirurgo effettua una piccola incisione sulla cornea utilizzando (a seconda dell’opzione scelta) un bisturi o un laser. A questo punto, una sonda molto piccola va a rompere e a rimuovere la cataratta, inserendo al posto del cristallino opacizzato una lente intraoculare precedentemente scelta.
Non sono necessari punti di sutura e una volta terminato l’intervento, viene applicata una benda oppure un cerotto protettivo sopra l’occhio.
Post-intervento
Normalmente, il paziente può tornare alle sue abituali attività 48 ore dopo l’intervento. Si calcolano, infatti, due giorni di riposo e di attenzione. In questa fase, si potrebbe aver bisogno di un aiuto.
Le raccomandazioni, la terapia postoperatoria e i dettagli del controllo per il giorno successivo all’intervento, verranno comunicati al paziente dal chirurgo stesso.
Tra le raccomandazioni del post-intervento si annoverano alcune attività da evitare, è importante, ad esempio, non guidare nelle 24 ore successive all’operazione, non strofinarsi o toccarsi gli occhi. Anche il make-up dovrebbe essere evitato per alcuni giorni. Si può invece guardare la TV, camminare e sollevare pesi leggeri.
Alcuni pazienti (soprattutto se molto anziani) potrebbero aver bisogno di un aiuto per più tempo soprattutto per particolari attività quali sollevare le borse della spesa, eseguire le faccende domestiche o effettuare spostamenti faticosi.
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