Dolori al collo, mal di schiena, tensioni al diaframma e problemi del bacino possono dipendere da un cattivo appoggio plantare. Ecco la tecnica giusta di movimento del piede, nella camminata e nella corsa.
Come muovere il piede quando cammini
Nel ciclo del passo, il contatto con il terreno deve avvenire prima di tutto con il tallone, poi il piede va in appoggio sull'arco esterno, cioè la parte che va dal tallone al quinto metatarso, ed infine termina sul primo metatarso e sull’alluce.
L'errore da evitare. L'abitudine comune, sbagliata, è quella di appoggiare il tallone senza però chiudere il passo, caricando anche l'arco esterno del piede. In pratica, il movimento passa direttamente all'avampiede, che "crolla" a terra. C’è poco utilizzo dei muscoli del piede e una distribuzione scorretta dei pesi.
Come muovere il piede quando corri
Nel ciclo della corsa naturale, il primo appoggio deve essere tra il metatarso e l'arco esterno. Qui, c'è un cuscinetto adiposo che permette un buon atteraggio dopo la fase di volo. Poi il carico si distribuisce dall'avampiede verso il tallone, da cui parte la spinta per il passo successivo. In questo modo l'ammortizzazione avviene attraverso le strutture muscolari e articolari di piede, caviglia e ginocchio.
L'errore da evitare. Il più diffuso è quello di appoggiare prima il tallone, sfruttando dopo la fase di volo l'ammortizzazione della scarpa.
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