Chi può credere che Iaia De Rose (splendida, sontuosa e con carattere da vendere) sia stata una bambina bullizzata? Eppure anche lei ha conosciuto a scuola isolamento e aggressività quando, intorno ai 10 anni, ha passato un periodo da cicciottella. «All’intervallo scavalcavo un cancello e mi andavo a nascondere dietro la scuola per sfuggire i “mostro” e gli “elefantessa” con cui mi chiamavano i miei compagni.
Se sei stata oggetto di questo genere di attenzioni quando sei piccola, non te lo dimentichi più: tuttora, se mi trovo circondata da un gruppo di persone, mi sento a disagio e con un desiderio irrefrenabile di scappare via», confessa. Passa qualche anno e la piccola Francesca (detta dal fratello Iaia, nome che si è poi scelta quando è entrata nel mondo dello spettacolo) si libera dalle piume di brutto anatroccolo, cresce e diventa stupenda. Come? Con tanta determinazione, creatività e lavoro su se stessa, un tris vincente che propone anche alle donne della sua community che la seguono in tv, sul web e ai suoi incontri di empowerment.
Che cosa è successo all’ex bambina bullizzata quando, dopo anni di ghettizzazione, è diventata un cigno?
Avevo un gran desiderio di buttarmi tutto alle spalle e rendermi indipendente, così ho iniziato a fare la modella. Però non ero felice, è un lavoro dove non è tutto rose e fiori, credetemi. Per fortuna sono stata “scoperta” dalla televisione e ho cominciato a capire qual era la dimensione dove riuscivo a essere più me stessa. A me piace comunicare, comunicare e ancora comunicare, fare la modella muta non era per me, mi sentivo soffocare.
Eppure ti eri appena lasciata alle spalle un’emarginazione pesante per una ragazzina.
Puoi essere bella quanto vuoi, ma la bambina bullizzata che sei stata resta sempre dentro di te. La bellezza spesso non corrisponde all’essere vincenti, è la sicurezza che regala fascino e carisma, misure perfette e “bionditudine” sono elementi di secondo piano.
Ma partiamo dai tuoi esordi.
Dopo il liceo classico a Imperia, la mia città, mi sono iscritta al Dams a Bologna, che non sono riuscita a finire nonostante mi manchino pochi esami alla laurea. Nel frattempo, infatti, mi ero concentrata sul lavoro senza però trovare l’appagamento che cercavo. In quegli anni pensavo di “darci dentro” quanto più potevo per poi realizzare quello che era il mio sogno: aprire un centro dedicato ai bambini disabili. La ferita del bullismo era ancora aperta, dedicarmi ai più piccoli mi sembrava l’unica soluzione per medicarla. Avrei insegnato loro, forte della mia esperienza, a non cedere alla rassegnazione.
E poi cos’è successo?
Poi, dopo la solita trafila di concorsi di bellezza e servizi fotografici, è arrivata la televisione. Sono stata invitata a Quelli che il calcio ed è stato subito chiaro che nel contenitore televisivo funzionavo bene. Ho partecipato anche al reality Uno, due, tre, stalla. Facevo la parte di una valletta colta, che era un modo divertente anche per far capire che non ero la solita stupidella. Ho fatto un po’ di teatro e sono quindi diventata il volto della rete Qvc, dove tuttora presento alcune rubriche, oltre a essere presenza fissa alla trasmissione Detto Fatto, condotta dalla brava Bianca Guaccero su Rai 2, dove faccio da coach di moda e bellezza. Insomma, anche lì spiego il mio concetto di “bellezza intelligente”.
Spiegalo anche a noi
Lo semplifico subito con quello che è uno dei miei claim: Beauty or smart? Both! Don’t choose, ovvero Bella o intelligente? Entrambi! Non scegliere. Il primo assunto è che non esistono donne brutte: tutte diventiamo belle se riusciamo ad assecondare e potenziare la nostra attitudine, cioè il carisma, la forza e lo stile. Questo significa dare un nuovo valore alla bellezza, che deve essere consapevole, altruista e solidale. Così organizzo eventi tutti femminili e dedicati all’empowerment in rosa.
Come funzionano?
Di solito li annuncio tramite i miei due canali social, Facebook e Instagram (su quest’ultimo Iaia raccoglie 161 mila follower, ndr), ma il punto di riferiremo è il mio blog bellezzaintelligente. Due volte all’anno organizzo a Milano Main Pink Event (eventi a numero chiuso con 250 donne provenienti da tutta Italia), un incontro di uno o due giorni con i massimi esperti e le aziende più innovative nell’ambito del beauty, dello stile e della crescita personale al femminile. Insomma, una vera full immersion nella bellezza con coach in ogni ambito, dal fitness alla chirurgia estetica, dalla danza allo yoga. Un’altra formula di evento sono i #Bi Retreat: tre volte all’anno, in diverse location da sogno, 25 partecipanti hanno per una settimana a loro disposizione i nostri coach per consulenze di stile, moda, psicologia, attitude, allenamento e alimentazione. Infine, tengo una volta al mese #Bellezza InTÈlligente: sempre a Milano, una merenda tra donne, con speach motivazionali, chiacchiere, abbracci, networking, occasioni di riflessione e confronto.
Incontri che funzionano?
Eccome! Dovremmo tutte regalarci un po’ di tempo per noi. E poi è un modo per conoscere persone nuove, creare solidarietà femminile e scoprire che noi donne siamo molto meglio di come crediamo di essere.
Nei tuoi eventi tieni i moduli di attitude e self confidence: tu come sei nella vita di tutti i giorni?
Sono come mi vedete, sia in tv sia sui social. Credo anzi che questi mezzi rivelino presto chi “è” e chi “ci fa”. I miei follower sanno che sono una che si mostra anche completamente struccata (sono un’esplosione di lentiggini!) e non ho paura di mostrare la pancia, neanche ora che ho messo su un po’ di chili. Non dimentico la bambina che sono stata e oggi sono forte e sicura grazie anche alle mie imperfezioni.
Che rapporto hai con la moda?
Super-creativo! Mi piace tutto, adoro i tacchi e stravedo per le borse, la mia mania. Ne ho anche disegnata una, la Iaia Bag. L’idea mi è venuta in quelle “giornate no” in cui tutto sembra andare storto: ero triste, pioveva, avevo due borse e una mi era caduta in una pozzanghera… Tornata a casa mi sono messa a pensare come sarebbe dovuta essere la borsa perfetta per tutte le 24 ore, ho preso un cartone della pizza e l’ho disegnata. Se la volete vedere (e comprare!) la trovate sul mio blog: una borsa trasformista da lavoro e da viaggio, ma anche da braccio, tracolla, pochette e marsupio. Se per lavoro sono sempre “tirata a lucido”, nel tempo libero cerco di stare più comoda possibile. Perciò via libera a tute, pantaloni morbidi, abiti over. Li scelgo però in materiali di ottima qualità, di tessuti naturali e cashmere, che per me è una vera ossessione. Adoro la morbidezza e il contatto a pelle e amo investire su capi intramontabili che durino nel tempo.
Sei una donna con un’impeccabile beauty routine?
Fino a 30 anni ero convinta di avere una brutta carnagione: in realtà, semplicemente non sapevo prendermene cura. Oggi dedico alla pelle grandissima attenzione. La mia mania è la detersione: pulisco il viso due volte al giorno, mattina e sera, anche se non sono truccata. Per mia esperienza il momento della pulizia, spesso sottovalutato, è il passaggio più importante per mantenere la pelle giovane.
Cosa fai per tenerti in forma?
Mi alleno in palestra con i pesi e con un programma su misura per me. L’impegno è intenso, un’ora e mezza quattro volte alla settimana. Mi capita anche spesso di svolgere il training a casa: nel caso, adoro farlo mentre ascolto un audiolibro. Mi piacciono molto le autobiografie, ma ascolto anche molti testi dedicati alla crescita personale.
E quando vuoi rilassarti?
Per me c’è solo un magico trio: divano, tisana e Netflix.
Come mangi?
In modo equilibrato, ma sono una godereccia supergolosa. L’anno passato è stato davvero molto intenso e mi sono gratificata con qualche strappo alla regola. Però mi piaccio anche in versione più rotonda, come ora.
Progetti futuri?
Continuare il percorso di condivisione al femminile con la mia favolosa community rosa.
Ecco il backstage di Iaia De Rose mentre posa per il nostro servizio di moda e ci parla di "bellezza intelligente"
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Articolo pubblicato sul n. 9 di Starbene in edicola dall'11 febbraio 2020