di Beatrice Serra
Diamo un’occhiata alle nuove tendenze: niente è più di moda delle nails corte, naturali, super pulite con manicure semplici, essenziali che mettono in evidenza l’aspetto sano e giovane delle unghie. E se di colore si parla siamo sempre nella gamma dei nude, dei rosa leggerissimi, in versione lip gloss, delle French manicure appena accennate da una lunetta alla base lieve lieve che esigono una “base” impeccabile di mani e piedi. Il problema? Spesso occorre fare i conti con unghie che si spezzano, fragili o dal colore spento per cause diverse ma che sono tutte lì a impedirci di avere una manicure a prova di naturalezza. Abbiamo chiesto a Fabio Steffé, dermatologo e membro della International Society for Dermatologic Surgery (ISDS), come risolvere questi inconvenienti, prima di procedere alla fase smalto.
Dottor Steffé, cosa minaccia la salute delle unghie di mani e piedi?
Nel corso degli anni, le unghie, come qualsiasi altra parte del corpo, s’usurano, e questo processo d’invecchiamento le rende più deboli, esponendole a una serie di problemi. In molte donne la fragilità ungueale è visibile dopo la menopausa perché le variazioni ormonali portano a una minore quantità di grassi (colesterolo) all’interno della lamina dell’unghia.
I problemi più diffusi quali sono?
Le unghie che si spezzano facilmente sono dovute, a volte, alla mancanza di alcune vitamine (come la B) o di oligoelementi. Ma anche l’uso frequente e protratto di detersivi e altri prodotti di pulizia per la casa le disidrata a lungo andare. Mentre quelle strie verticali che si formano sulle unghie sono il risultato dell’invecchiamento. I piedi, poi, sono sottoposti a continui microtraumi, e le loro unghie si sciupano ancora di più per effetto del camminare, del portare i tacchi alti, del facile urtare il piede in qualche angolo.
Sono le unghie dei piedi, quindi, le più esposte?
Sì, e a furia di prendere microtraumi, sono più vulnerabili alle micosi. Queste infezioni, infatti, agiscono su una base di fragilità. I funghi attaccano la matrice ungueale, e lo fanno con sintomi visibili: l’unghia diventa giallognola, si solleva, produce una specie di polvere, di materiale friabile. Nei casi peggiori, l’unghia cade. Di micosi alle unghie delle mani, invece, praticamente noi dermatologi non ne vediamo.
E se ci colpisce la micosi, quali sono gli interventi?
La micosi delle unghie si cura solo con una terapia orale, in quanto è un’infezione che colpisce il “cuore” dell’unghia. Il farmaco prescritto dal dermatologo è la terbinafina, una compressa al giorno, per tre mesi continuativi, in genere basta a debellare l’infezione. Per quanto riguarda le cure locali, tipo gli smalti o le lozioni antifungine, hanno solo una funzione d’appoggio, migliorano la situazione dell’unghia. Ma per guarire definitivamente devono essere accompagnate dalla compressa sistemica.
Disturbi a parte, cosa possiamo fare per mantenere sane le unghie?
Smalti semipermanenti o in gel, di per sé, non danneggiano le unghie, semmai dobbiamo fare attenzione a rimuoverli in modo delicato perché è l’eccessivo sfregamento dell’unghia che le danneggia. Per il resto, consiglio un uso continuativo e costante di integratori specifici per unghie perché c’è sempre bisogno di un rinforzo supplementare. Per il resto, idratiamo il più possibile anche le unghie che, se sono secche, si spezzano più facilmente. Vanno nutrite tutti i giorni con la crema per le mani, oppure con olio di oliva o di mandorle dolci o con un balsamo nails specifico. Mettere poi uno smalto rinforzante può fare la differenza.
Non solo smalto
Piccola manutenzione, grande risultato. «A iniziare dalla rimozione degli smalti a lunga tenuta», spiega Marinella Zanin, estetista e titolare della Master Pro Accademie che tiene corsi di estetista e di unghie. «Quelli più usati ora sono gli ”idrici”, a metà tra semipermanenti e gel che durano fino a quattro settimane. Più spessi, più difficile da togliere: per evitare che l’unghia ne risenta, meglio toglerli con la lima, meno aggressiva della fresa e anche del solvente, che essendo acetone puro, tende a iper sensibilizzare la pelle. Ma le unghie si mantengono belle se, poi, di tanto in tanto ci passiamo sopra lo scrub, per esfoliarle e stimolarne la circolazione. Tra l'altro, con gli anni, specie quelle dei piedi, tendono a ispessirsi. Così, anche grattarle con la lima a mattoncino, una volta alla settimana, le mantiene del giusto livello e toglie tutte quelle brutte macchie scure da calze e calzature. Altro trucco del mestiere: le unghie cambiano “faccia” con periodici impacchi a base di prodotti contenenti urea, acido ialuronico a basso peso molecolare, alghe, burro di karatè: si tengono in posa 15 minuti e poi si massaggiano, per fare penetrare gli attivi».
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