di Rossana Cavaglieri
Articolo pubblicato sul n.3 di Starbene in edicola dal 03/01/2017
di Rossana Cavaglieri
Tu batti i denti, lui gira per casa con le infradito. E, se alzi il riscaldamento, sbuffa: «Ma qui si muore dal caldo!». Non è un mito da sfatare quello per cui le donne sopportano il freddo meno degli uomini.
È un dato di fatto, confermato dalla scienza. Uno studio dell’università di Maastricht, in Olanda, sostiene per esempio che tutto dipende dal metabolismo: quello maschile è del 20-30 per cento più veloce di quello femminile e, di conseguenza, genera più calore.
Contano anche gli ormoni: gli estrogeni, che regolano i vasi sanguigni periferici, accelerano la vasocostrizione. Per questo la sensazione di freddo arriva prima e ci metti di più a scaldarti.
Nella maggior parte dei casi, però, la freddolosità non è un fenomeno grave. È solo un fastidio che puoi affrontare, e addirittura risolvere, con le tecniche naturali.
HAI MANI E PIEDI SEMPRE GELATI
Perché succede - Nonostante stivali imbottiti e scaldamani le estremità sono sempre ghiacciate? Ci sono cause insospettabili. «Una può essere la congestione intestinale dovuta a un eccesso di fermentazioni », spiega Paolo Pigozzi medico esperto di terapie naturali a Verona.
«È normale che gli organi interni, di cui va garantito il funzionamento, siano maggiormente irrorati di sangue rispetto alle periferie del corpo, ma un intestino infiammato ne richiama di più. Stitichezza e coliti sono altri sintomi di questa condizione abbastanza comune».
L’ipersensibilità al freddo può essere anche una questione di stress. «Le tensioni croniche aumentano la secrezione di ormoni come cortisolo o adrenalina, che hanno un effetto vasocostrittore. E, anche in questo caso, le parti del corpo che ne risentono negativamente sono mani e piedi», dice l’esperto.
Cosa fare - «Per riattivare la circolazione immergi le mani o i piedi in acqua non troppo calda, aggiungendo 4 o 5 gocce di un’essenza riattivante come il rosmarino», consiglia Ottavio Iommelli, direttore del dipartimento di medicina non convenzionale all’Ospedale San Paolo di Napoli.
«Il maniluvio o pediluvio, che si può fare ogni sera, deve durare una decina di minuti». Se il problema è lo stress bevi 3 tazze al giorno di una tisana a base di fiori di tiglio.
Lo zenzero, invece, ha un ottimo potere riscaldante generale. Quando senti arrivare i brividi preparati un decotto con 4 o 5 fettine della radice. Ti sono venuti i geloni? Puoi combattere il disturbo, che dà gonfiore e prurito, con integratori di vitamina D in fiale.
TI SI RAFFREDDA IL VISO
Perché succede - La punta del naso è un blocchetto di ghiaccio. Ma tutto il viso è intorpidito dal freddo. «Il volto è la parte più esposta del corpo e quella dove lo strato di grasso sottocutaneo è più sottile: entro certi limiti è normale che si raffreddi molto», spiega Paolo Pigozzi.
«Se diventa insopportabile e compaiono couperose e secchezza però può dipendere dalla carenza di acidi grassi nella dieta. Oltre, naturalmente, alla mancanza di una protezione specifica per la pelle».
Cosa fare - Consuma cibi ricchi di acidi grassi polinsaturi, come noci, mandorle e pesce azzurro. Mattina e sera massaggia il viso con un buon olio (avocado, jojoba): nutre la pelle secca e riattiva la circolazione.
«Per la couperose e le chiazze rossastre attenzione agli alcolici che alterano la microcircolazione cutanea, rendendola più fragile nei confronti degli sbalzi di temperatura», osserva Pigozzi. «Un buon rimedio in questi casi è la crema alla calendula».
NON SOPPORTI LE BASSE TEMPERATURE
Perché succede - I fenomeni di intolleranza al freddo, che gli esperti considerano una forma di meteosensibilità, sono aumentati negli ultimi anni anche per via dei cambiamenti climatici.
Nei bruschi passaggi da una stagione all’altra il corpo fa fatica ad adattarsi. Aggiungi il fatto che viviamo in ambienti sempre più controllati dal punto di vista termico, ed ecco spiegate le difficoltà che molte persone hanno a confrontarsi con lo stimolo del freddo: il sistema di termoregolazione si impigrisce.
«Anche sedentarietà e alimentazione fanno la loro parte: stare fermi rallenta la circolazione e il corpo non sviluppa calore», spiega Pigozzi. «Quanto alla dieta, deve essere adatta alla stagione. No agli eccessi di frutta, succhi e verdura che raffreddano l’organismo, mentre sono indicate le minestre calde e i cereali come l’avena che lo riscaldano».
Cosa fare - «Saune e hammam sono un toccasana per allenare il sistema di termoregolazione», dice Pigozzi. «1 o 2 sedute alla settimana, praticate regolarmente, sono suffiicienti per migliorare la resistenza al freddo.
Con il vantaggio di potenziare anche le difese contro le infezioni: come dimostra il fenomeno della febbre, il sistema di termoregolazione è strettamente connesso a quello immunitario».
Da sperimentare la tecnica Kneipp del bagno alternato, che può essere limitata ai piedi: 3 minuti in acqua molto calda e 20 secondi in acqua fredda, per 3 cicli. Non te la senti di sottoporti a questa pratica? Una decina di sedute di agopuntura potrebbe risolvere il problema.
«Esiste anche una tecnica specifica che prevede la stimolazione dei punti baxie, negli spazi tra le dita di mani e piedi: migliora la circolazione sanguigna ed energetica», spiega Iommelli.
Un altro metodo cinese efficace è la moxa, l’applicazione di un “sigaro” di artemisia sui punti di agopuntura.
SE È SPIA DI UNA MALATTIA
>Tra le reazioni anomale al freddo rientrano anche sintomi di alcune malattie. Oppure possono essere una reazione a farmaci, come i betabloccanti, prescritti spesso per il controllo della pressione alta. Ecco le principali patologie aggravate dal freddo: se ne soffri rivolgiti subito al tuo medico.
>SINDROME DI RAYNAUD Al minimo contatto con il freddo le dita delle mani o dei piedi (anche da un solo lato) diventano bianche e gelate, poi livide e gonfie, con un dolore intenso. È un fenomeno reversibile ma grave che può provocare anche ulcere. Le cure sono
farmacologiche e chirurgiche.
>ACROCIANOSI Le dita assumono un colorito bluastro, senza dolore. Il disturbo, di origine circolatoria, è persistente e simmetrico, e colpisce più spesso giovani donne. Può dipendere anche da forti emozioni.
>IPOTIROIDISMO Se la tiroide rallenta sei più stanca, ingrassi e diventi freddolosa. Fai gli esami della funzionalità tiroidea: se è il caso, il medico ti prescriverà una terapia ormonale.
>FIBROMIALGIA La principale caratteristica di questamalattia reumatica, più diffusa tra le donne, sono i dolori muscolo-scheletrici diffusi. Ma dà anche stanchezza e sensibilità al freddo. Diagnosi e cure sono complesse.
>ECCESSIVA MAGREZZA Se lo strato adiposo è ridotto al minimo il corpo non ha materialmente la possibilità di proteggersi dal freddo. La situazione si può aggravare per l’anemia.
IL TERMOSTATO DEL CORPO
«L’ipotalamo, la parte più antica del cervello, registra le informazioni che arrivano dalle terminazioni nervose collocate sulla superficie della pelle», spiega il dottor Paolo Pigozzi.
«Se la temperatura esterna scende, i vasi sanguigni delle periferie si restringono riducendo il flusso a 1/5 del normale: in questo modo mantengono la temperatura corporea a 37 °C circa.
Ma entrano in gioco anche altri meccanismi di aumento del calore, come l’attivazione dei muscoli attraverso i brividi». Importante è anche l’attività del tessuto adiposo bruno, che produce termogenina, una molecola riscaldante.
Articolo pubblicato sul n.3 di Starbene in edicola dal 03/01/2017
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